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Cellulite: nuova cura, risultati duraturi


Cellulite: nuova cura, risultati duraturi
Colpisce spesso anche donne magre, attente alla linea, atlete o habituées di centri estetici e palestre. Interessa per lo più cosce, fianchi e ginocchia, le parti del corpo deputate, soprattutto nella struttura femminile, a trattenere il grasso. Stiamo parlando del nemico di sempre delle donne, la cellulite (pannicolopatia edematofibro-sclerotica - PEFS): condizione degenerativa ormono-dipendente del tessuto sottocutaneo, sempre associata a un’insufficienza venosa e linfatica, per la quale non esiste cura. La PEFS è dovuta a un deficit del microcircolo che rallenta l’opera di pulizia del normale flusso vasale, la cui risposta infiammatoria cronica comporta una retrazione del mesoderma, dovuta alla formazione di noduli fibrosi, e la conseguente comparsa della cosiddetta ‘buccia d'arancia’.

Il parere dell’esperto
“Si può cominciare a parlare di cellulite – spiega Magda Belmontesi, dermatologa – solo quando c’è un'alterazione vera e propria del tessuto sottocutaneo, dovuta a deficit del microcircolo, che provoca la comparsa della cosiddetta ‘buccia d'arancia’ in superficie, dove compaiono altresì ondulazioni e buchini più o meno pronunciati, causati dalla presenza di noduli fibrosi al di sotto del derma. L’incapsulamento ‘a grappolo’ delle cellule adipose da parte del tessuto connettivo crea dei noduli fibrosi che ancorano la pelle in profondità. Purtroppo una cura definitiva non esiste, ma oggi si può migliorarne l’aspetto con risultati duraturi. Ciò è possibile grazie a un nuovo laser che non scioglie solo il grasso ma agisce alla radice, eliminando anche il  “bottone” cellulitico che causa la retrazione del derma verso la fascia del muscolo, evidenziando gli avvallamenti tipici della buccia d’arancia.

Come funziona?
Cellulaze è il primo laser capace di agire in modo tridimensionale
su tutte e tre le manifestazioni della patologia: scioglie il grasso contenuto nelle cellule adipose, rassoda e ispessisce la pelle con effetto tightening, ma soprattutto, e questa è la novità, elimina i noduli fibrosi sottocutanei che provocano in superficie il tipico effetto di buchini e avvallamenti. Si inserisce nella zona da trattate una cannula di piccole dimensioni in cui è inserita una fibra ottica che veicola l’energia termica del laser direttamente nella struttura sottocutanea. In base alla sua inclinazione, si hanno effetti biologici diversi. Dal basso verso l’altro, il calore provoca la retrazione del collagene, migliorando il tono della pelle. Spostata lateralmente, consente d’incidere termicamente le bande dei setti fibrosi, mentre direzionata verso il basso, permette di rompere le tasche rigonfie di grasso, che sarà poi gradualmente eliminato attraverso il sistema linfatico.
Il sistema di trasmissione intelligente incorporato controlla costantemente il movimento del raggio, in modo da evitare sovrapposizioni d’azione, e la temperatura, per mantenere lo stato termico del trattamento in limiti sicuri. Per questo è stato approvato dall’FDA non solo per l’efficacia, ma anche per la sicurezza.
Il trattamento di effettua in anestesia locale e dura in tutto meno di un’ora. Dopo l’intervento si può tornare alle normali attività, con la sola accortezza di indossare calze contenitive per aiutare il ricompattamento dei tessuti nei 15 giorni successivi. I risultati sono apprezzabili gradualmente in un paio di mesi, quando si consolida il rimodellamento della zona trattata.