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Cicatrici: la soluzione c’è

Ogni anno nel mondo sono milioni le persone che si procurano una cicatrice per eventi traumatici o ne subiscono la comparsa in seguito ad un intervento chirurgico. Secondo una ricerca condotta su quasi 1000 pazienti in 4 Paesi Europei quasi la metà di loro (48%) lamenta un peggioramento della ‘qualità di vita’ a causa di un brutte cicatrici, che si sviluppano in conseguenza di una risposta riparativa abnorme da parte del tessuto. Tra queste, ve ne sono due tipi.
Le cicatrici ipertrofiche risultano in rilievo e indurite, insorgono precocemente e sono proporzionate alla ferita o alla lesione cutanea.
I cheloidi, invece, hanno un’insorgenza talvolta più tardiva, si sviluppano quando c’è un’anomala produzione di tessuto cicatriziale che si può estendere anche oltre i margini della lesione, accompagnandosi a prurito, dolore e formicolio.

Buone notizie dal silicone
I benefici del silicone nella prevenzione della formazione di cicatrici ipertrofiche e cheloidi sono dimostrati da numerose evidenze cliniche.
Secondo una review degli effetti biologici, clinici e della sicurezza dei fogli di silicone per il trattamento delle cicatrici ipertrofiche e dei cheloidi, del Department of Dermatology and Cutaneous Surgery, University of Miami (Florida),  pubblicata su Dermatologic Surgery nel 2007, l’applicazione di bendaggi con elastomeri di silicone rappresenta un approccio non-invasivo utile a prevenzione cicatrici ipertrofiche e cheloidi. Gli scienziati ritengono che i bendaggi agiscano aumentando la temperatura, l’idratazione e probabilmente la tensione di ossigeno a livello della ferita ‘occlusa’, ottenendone il rammollimento e l’appiattimento. Il rivestimento in silicone può anche correggere processi immunologici aberranti che, se lasciati incontrollati, possono alterare la riparazione tissutale, causando la formazione di cicatrici ipertrofiche e cheloidi. La procedura è sconsigliata in presenza di lesioni aperte, ma può essere condotta non appena si verifica la guarigione della superficie cutanea.

L’esperto risponde
Negli Stati Uniti sono più di 60 i prodotti disponibili in commercio, comprendenti cerotti, bende, gel, spray, schiume. Tra questi ce né uno che coniuga efficacia a praticità, oltre che a sicurezza.
Kelo-cote® è un gel a base di silicone che, applicato sulla cute, forma una pellicola sottile, trasparente, flessibile, permeabile ai gas e impermeabile all’acqua.
“Invisibile anche se applicato sul viso, aderisce perfettamente alla superficie cutanea, rendendone possibile l’utilizzo anche sulle articolazioni. Proprio il film sottile che il gel a base di siliconi crea sulla pelle aiuta a migliorare l’idratazione della cute sottostante, modulando i fattori di crescita. La cicatrice viene inoltre protetta dagli agenti esterni e da potenziali invasioni batteriche. La presenza di filtri chimici e fisici (SPF 30), assicura un’ulteriore, importante protezione della cicatrice anche dai possibili effetti dannosi dei raggi UV”, spiega Magda Belmontesi, dermatologa. “Kelo-cote®, disponibile in gel o spray, va utilizzato a ferita chiusa, in genere a partire da 15 giorni dopo l’ evento lesivo. Durante il trattamento, della durata minima di 2-3 mesi, la sintesi di collagene tende a normalizzarsi. La cicatrice presenta un miglioramento della dimensione e una maggiore morbidezza ed elasticità, e si alleviano sintomi come prurito, dolore e arrossamento”.