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Specchio delle mie brame, chi è la più vanitosa d’Europa?

Specchio delle mie brame, chi è la più vanitosa d’Europa?
Quali sono i comportamenti delle europee dal medico estetico? Ci vanno con lo stesso obiettivo e la medesima frequenza? In attesa del prossimo Congresso di Medicina Estetica di Milano (10-12 ottobre), Galderma, azienda produttrice di filler con acido ialuronico, come Restylane ed Emervel, e della tossina botulinica Azzalure, svela le propensioni delle donne di sei Paesi europei, fotografati da un importante sondaggio.

Una dettagliata ricerca europea, commissionata da Galderma a TNS-Sofres (autorevole istituto di ricerca francese), ha coinvolto 12.200 donne tra i 30 e i 60 anni, in 6 paesi europei (Francia, UK, Germania, Italia, Spagna e Polonia) per comprendere e quantificare i comportamenti delle ‘consumatrici’ di medicina estetica, con un focus particolare sui trattamenti estetici del viso.

Nella richiesta di trattamenti medico-estetici il primato va alla Polonia, mentre l’Italia si piazza al 3° posto (perdendo il 2° di misura con la Spagna). Le italiane sembrano essere ancora tra le più attente e, nonostante la crisi, continuano a considerare una priorità investire su se stesse per mostrarsi attraenti e rallentare il tempo.

In Europa il 78,4%, percentuale che in Italia scende al 70,7%, dichiara di non essere per nulla interessato a trattamenti medico estetici. Del restante 21,6%, (che diventa il 29,3% in Italia, dato più alto in Europa), il 7,5%, pur mostrando apertura e curiosità, ha un atteggiamento passivo, non s’informa né si attiva per provarli, mentre il 6,5% (9,1% in Italia), pur non avendone mai provato uno, è aggiornato sui trattamenti e cerca informazioni sulle novità.

Il 7,6% ha provato o effettua regolarmente i trattamenti. La Polonia, come si diceva, conduce la classifica (12,9%), seguita dalla Spagna (10,8%), a sua volta tallonata dall’Italia (10,4%). Paesi che staccano notevolmente gli inseguitori, quindi Gran Bretagna (5,5%), Germania (4,6%) e Francia (4,2%).

Chi sono e cosa scelgono? 
In Europa chi frequenta regolarmente gli studi medici è il 67%, ha un’età media di 42 anni e appartiene a una classe sociale medio-alta. Il 39% si è sottoposto a cicli di trattamenti di diverso tipo, soprattutto peeling chimici (46%) o meccanici (35%). Il 24% ha provato filler, tossina botulinica o in generale trattamenti iniettivi sul viso (particolarmente graditi alle francesi tra le quali la percentuale sale al 39% e pochissimo alle polacche, che sono solo il 9%) e il 22% effettua trattamenti di skin resurfacing.

Il 96% delle intervistate è compiaciuto del risultato, l’83% lo ripete, l’86% intende continuare nelle cure estetiche, provando trattamenti diversi da quelli già testati.
Soprattutto in caso di trattamenti iniettivi, lo specialista è (in buona percentuale) il medico estetico (43%), seguito dal dermatologo (23%) e dal chirurgo plastico (21%).

Qual è il freno?

Cosa blocca il 35% delle donne che, pur mostrandosi interessate ai trattamenti e non escludendo di effettuarli in un futuro prossimo, in realtà non vanno oltre e rimandano la decisione? Secondo il sondaggio TNS-Sofres, quasi la metà (il 45%) per la paura del dolore o delle possibili controindicazioni, mentre il 38% per la difficoltà incontrata nel reperire informazioni attendibili, nonostante il 66% di donne cerchi di reperirle nel web.