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Allarme smog: difendi la tua bellezza

Allarme smog: difendi la tua bellezza
La moderna concezione di salute concerne non soltanto l’assenza di malattia, ma anche il benessere, l’appagamento emotivo e più in generale la qualità della vita. Che, oggi più che mai, è legata ai cambiamenti climatici. Fattori che, nella prima parte del ventunesimo secolo, rappresentano la medesima minaccia per la salute di quelli che, all’inizio del ventesimo secolo, ponevano la mancanza di servizi igienico-sanitari e acqua pulita.

India, Cina, Brasile…
In Francia, Cina, Brasile, India, Indonesia, Russia, le donne percepiscono l’inquinamento come il nemico chiave della bellezza. A differenza di Giappone e Stati Uniti, dove la radiazione solare è considerata la minaccia per eccellenza. Monossido di carbonio, biossido di zolfo e di azoto, ozono, piombo: sono gli inquinanti più temuti e diffusi delle metropoli. Le cui vittime non sono solo i nostri polmoni ma anche la pelle. Soprattutto quella del viso, che giorno dopo giorno comincia accusare colpi: colorito spento, pori dilatati, disidratazione, perdita di vitalità. Segnali che, nel lungo periodo, accelerano l’invecchiamento. 

“Uno studio del 2010, pubblicato sul Journal of Investigative Dermatology, attesta che l’esposizione all’inquinamento atmosferico è significativamente correlata con l’insorgenza di macchie e rughe, che aumentano del 20%. Danni che incrementano  esponenzialmente se associati a una non corretta esposizione solare”, afferma Magda Belmontesi, dermatologa.

Nemici invisibili
Alcune sostanze chimiche, rilasciate nell’ambiente dall’uomo, possono agire sull’omeostasi delle cellule cutanee. Le impurità presenti nell’aria inquinata si depositano sulla pelle formando una patina che occlude i pori e limita l’ossigenazione. Le polveri, soprattutto il particolato di diametro inferiore a 10 micron (milionesimi di metro), rappresentano una minaccia, in quanto penetrano nei pori della pelle. E, nel profondo, danneggiano le strutture di sostegno, promuovendo la produzione di radicali liberi: innescano quindi una serie di reazioni ossidative a catena che danneggiano diversi componenti cellulari.

Il fumo come lo smog
Nel 2013 Experimental Dermatology pubblica uno studio del Department of Geriatric and Environmental Dermatology dell’Università di Nagoya (Giappone) che suggerisce il coinvolgimento del recettore per gli idrocarburi aromatici (AhR) nella mediazione biologica di queste sostanze. Così agisce, ad esempio, il fumo di tabacco che, legandosi al recettore, promuove la produzione di metalloproteinasi I (MMP-1) in fibroblasti e cheratinociti.

“Le metalloproteinasi di matrice sono una categoria di enzimi che degradano il tessuto connettivo. Non sono un nemico da combattere a priori, in quanto servono a rinnovare fibre proteiche come elastina e collagene. Ciò che si deve controllare non è il loro funzionamento ma gli stimoli errati che lo innescano”, spiega Magda Belmontesi.

“In particolare le MMP-1 promuovono la degradazione del collagene di tipo I e III. Il primo costituisce la maggior parte del collagene presente nell’organismo e si trova, oltre che in tendini e ossa, soprattutto nella pelle, in cui rappresenta il principale componente strutturale della matrice extracellulare. Quello di tipo III, invece, è presente nel derma e nelle pareti dei vasi sanguigni”.

Il danno si moltiplica…
Le particelle inquinanti possono anche servire da vettori per prodotti chimici e metalli trasportandoli al cuore dei mitocondri, le “centrali energetiche” delle cellule. Qui possono generare radicali liberi che interferiscono con la produzione di energia cellulare. Ma i danni dell’inquinamento non si limitano all’invecchiamento prematuro. Soprattutto se prolungata, l’esposizione ad agenti inquinanti può scatenare diversi problemi cutanei, da eczemi ad allergie, oppure aggravare patologie già esistenti, come la dermatite.


SOS antismog
Come proteggersi dai danni dello smog, contenendo il più possibile i suoi esiti nefasti? Certo per chi vive in città, e magari espone per lungo tempo la pelle del viso agli inquinanti, non è facile sottrarsi alla loro azione. Però qualcosa si può fare.

Ad esempio, seguire alcune semplici regole.

1. Rinforzare le difese, applicando ogni mattina prodotti “barriera”. Creme o fluidi idratanti, che aiutano a mantenere i livelli di umidità naturali della pelle e a rinforzare il film idrolipidico protettivo. E con attivi antiossidanti, tra cui la vitamina E, il licopene del pomodoro, il resveratrolo dell’uva, la floretina della mela.

2. Utilizzare formule con filtri solari, per proteggersi dai danni delle radiazioni solari che, insieme all’inquinamento, creano una miscela esplosiva per la pelle. A tal fine sono utili anche prodotti trucco, come fondotinta e BB Cream con SPF, che abbelliscono e difendono al contempo. 

3. Occhio alla pulizia. La detersione è un elemento essenziale, a prescindere che ci si trucchi o meno, per liberare la pelle dalle impurità e farla respirare meglio. Sono ideali detergenti delicati, ottimizzando la pulizia con esfolianti e maschere detossinanti un paio di volte la settimana.