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 Pronta per la prova sandalo? 

 Nudi di giorno, incorniciati da sandali di sera. Il colore dello smalto è decisamente importante. Ma curarli è altrettanto un must: con una pedicure accurata, bagni e pediluvi che li ristorano e regalano benessere a tutto il fisico.

 

Già, perché i pediluvi rinfrescanti sono stati inseriti tra i rimedi anti-canicola dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) che, insieme all’Organizzazione Metereologica Mondiale (WMO), ha stilato un apposito documento, Heatwaves and Health: Guidance on Warning-System Development.

 

Le 5 regole anti-caldo

I Warning-System sono sistemi di allerta precoce da adottare in caso di stagioni particolarmente calde. Come questo luglio.  

1. Controllare la temperatura della casa, che non dovrebbe superare i 32°C durante il giorno e 24°C di notte. Ciò è importante soprattutto per bambini e persone oltre i 60 anni.

2. Mantenere fresco l’ambiente: schermare le finestre esposte al sole con tapparelle, persiane, tende. Sì ai ventilatori elettrici, ma in caso di temperatura superiore ai 35°C non prevengono malori da calore. Bene l’aria condizionata nelle giornate con condizioni climatiche a rischio, regolando la temperatura tra 24°C e 26°C e pulendo regolarmente i filtri. Evitare di usare contemporaneamente elettrodomestici che producono calore e consumano energia.

3. Regolare l’alimentazione: ridurre le quantità di cibo, non consumando quelli ricchi di proteine. Bere regolarmente, soprattutto acqua, evitando alcolici e limitando la caffeina.  

4. Adottare l’abbigliamento giusto: scegliere abiti ampi e leggeri in materiali naturali. Se si esce, indossare un cappello a falda larga o cappellino e gli occhiali da sole.

5. Rinfrescare il corpo: fare docce o bagni con acqua fredda o impacchi freddi con asciugamani inumiditi, spugnature e pediluvi.

 

Torniamo quindi ai nostri piedi, per i quali il trend estivo li vuole colorati con smalti ispirati alle nuances di sole e mare: gialli, acque marine, celesti, aranci e, naturalmente, rossi aranciati. Colori vitaminici che perderebbero inevitabilmente energia su piedi con unghie non in forma.

 

A cosa prestare attenzione per una pedicure sana? “Per accorciare l’unghia è meglio tagliarla quadrata, arrotondandola agli angoli, scegliendo la lima di cartone invece di quella in metallo più aggressiva. Le cuticole invece non vanno tagliate. Basta ammorbidirle in acqua e spingerle indietro con un bastoncino di legno d’arancio”, consiglia Magda Belmontesi, dermatologa a Milano e Vigevano.

 

E in fatto di smalto semipermanenti, ideali per chi vuole essere sempre in ordine e meno dannosi di quelli permanenti, che necessitano di una limatura aggressiva per toglierli “Sicuramente è una soluzione comoda – risponde Belmontesi - ma l’applicazione va limitata a un mese. Uno studio pubblicato su Jama Dermatology lo scorso luglio evidenzia possibili, sebbene limitati, rischi di tumore e invecchiamento della pelle. Il problema sta nel fatto che il trattamento con smalto semipermanente, per manicure o pedicure, richiede l’uso di lampade a raggi Uva, che possono danneggiare il Dna di cellule cutanee come i cheratinociti. I ricercatori della Georgia Regents University consigliano di proteggere la pelle di mani e piedi con creme solari, visto che la luce non colpisce solo lo smalto per indurirlo. Serve però prestare attenzione anche alle sostanze utilizzate per rimuovere questo tipo di smalto, in quanto solventi che possono intaccare la lamina ungueale, rendendola più debole e fragile”. 

 

 

Cinque suggerimenti salva piedi

 

1. Utilizza con parsimonia le infradito: basse e scivolose costringono le dita del piede a un’innaturale ‘presa a tenaglia’, che con il tempo incurva le nocche delle dita, provocando una deformazione detta dito a martello. La suola sottile danneggia anche il tallone, che viene continuamente sollecitato,  soprattutto se indossate per un lungo tempo. Le stringhe delle infradito sfregando sulle dita possono provocare arrossamenti, vesciche e ferite, esponendo il piede al rischio d’infezioni. Attenzione anche a plastiche e tinture, che possono procurare dermatiti allergiche da contatto a sostanze chimiche.

 

2. Tieni il più possibile il piede asciutto: l’estrema sudorazione e la frequentazione di ambienti caldo umidi, possono favorire la macerazione cutanea e quindi l’ingresso di batteri o funghi.

 

3. Proteggi il piede nelle zone tropicali e desertiche, per via di microrganismi in grado di provocare parassitosi, e quando cammini in aree coralline, per evitare tagli e dermatiti da contatto provocate dal potere urticante di alcuni coralli.

 

4. Scherma la pelle del collo dei piedi, sempre esposti quando cammini. In posizione ortostatica (eretta) gli UV colpiscono in modo perpendicolare questa zona del corpo, provocando fastidiose ustioni.

 

5. Chiedi al dermatologo: per qualsiasi dubbio su lesioni sospette, meglio un controllo dallo specialista che il fai da te.

 

 

Cinque rimedi per il benessere

 

Pelle secca: uno scrub a base di zuccheri, aiutandoti con un home device per il massaggio. Come Clarisonic Pedi Foot Transformation System: nel kit, due testine e altrettanti prodotti per levigare e idratare.

 

Talloni screpolati: ammorbidisci la pelle con un pediluvio, poi usa la pietra pomice, evitando invece le lame. Alla fine applica una crema con cheratina, evitando tacchi inferiori a un centimetro.  

 

Piedi gonfi. Per decongestionarli puoi fare un pediluvio in acqua fredda per massimo 10 minuti. E per un refrigerio immediato, ci sono spray effetto ghiaccio al mentolo da portare in borsa e valigia.  

 

Stanchezza. Prova lo stretching: sciogli l’articolazione della caviglia, poi tira e ruota in senso orario tutte le dita del piede, iniziando dall’alluce. Oppure il Feet Pilates, ad esempio afferrando piccoli oggetti (fazzoletti, bastoncini, pezzetti di carta) con le dita. In estate puoi far scivolare una pallina refrigerata sotto il piede, con movimenti a rullo e circolari, per trenta secondi.

 

Contro il sudore. Puoi contrastare l’iperidrosi (sudorazione eccessiva) con pediluvi con detergenti contenenti acido lattico o perossido d’urea e gel con antitraspiranti, come il cloruro di alluminio, ma non più di 2-3 volte la settimana. In caso di bromidrosi (odore cattivo) servono sostanze antibatteriche, antifungine e assorbenti, come talco e amido di tapioca.