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 Dermo-cosmetici salva-pelle



 Preservare la vita è importante tanto quanto mantenere la sua qualità. Non a caso ultimamente si sono sviluppati numerosi protocolli medico estetici e dermo-cosmetici per supportare il paziente oncologico prima e dopo la terapia salvavita.

 

Tra l’altro, dati sempre più rappresentativi suggeriscono che in oncologia la percentuale di sopravvivenza è anche correlata all'atteggiamento psicologico con cui ci si pone verso la patologia, oltre naturalmente alle terapie specifiche adottate.  

 

E come riflesso del miglioramento dei risultati degli approcci terapeutici, oggi si presta particolare attenzione anche ai loro effetti collaterali. Soprattutto a carico della pelle, l’organo che li manifesta in modo più evidente:  esiti cicatriziali spesso evidenti della chirurgia, radiodermiti dovute a radioterapia, danni da chemioterapia tradizionale e tossicità cutanea da farmaci di nuova generazione.

 

Spiega la dottoressa Magda Belmontesi, dermatologa a Milano e Vigevano: “La paziente affetta da tumore è alterata profondamente negli equilibri personali, nella propria identità fisica e psichica. E la cute, in particolare, risente marcatamente degli effetti indotti  dalla terapia chirurgica, dalla chemioterapia e radioterapia.”.

 

Per questo una consulenza dermatologica preventiva è decisiva.

ü  Prima di un intervento chirurgico potenzia i poteri riparativi cutanei, prevenendo un’eventuale cicatrizzazione deturpante.

ü  Combatte le alterazioni cutanee della chemioterapia, come dermatiti, alterazioni delle unghie, iperpigmentazioni, orticaria, eritema, reazioni di fotosensibilità.

ü  Contrasta il massiccio insulto ossidativo che tutto l’organismo esposto alla chemioterapia subisce, e che nella pelle si traduce nell’accelerazione del processo di invecchiamento, con esiti come cheratosi, macchie pigmentarie, rughe, ispessimento e secchezza.

        Previene desquamazione, pelle arida e rossore, sino alle radiodermiti (profonde infiammazioni cutanee assimilabili alle ustioni) nelle persone sottoposte a radioterapia.

        In concomitanza della terapia endocrina adiuvante, in seguito a un carcinoma mammario sensibile agli estrogeni, riduce le evidenti alterazioni della cute: pelle arida e spenta, perdita di luminosità, tono e  compattezza, accentuazione di grinzosità e microrugosità.  

 

‘Programma dermo-cosmetologico’

Un approccio dermocosmetico, integrato e personalizzato, può mitigare l'impatto tossico dei trattamenti oncologici, entrando a far parte integrante del concetto di ‘progetto terapeutico’.

 

È importante – specifica Belmontesi – che i cosmetici non contengano profumi, parabeni, diazolidinyl urea (cessore di formaldeide), alluminio, borotalco, triclosan (antibatterico). È altresì essenziale assicurare alla pelle un’azione ristrutturante della barriera cutanea, un effetto idratante umettante e filmogeno, con attivi antiossidanti e lenitivi anti-rossore”.

 

“A tal fine sono ideali attivi come i polidrossiacidi (PHA), che rinforzano la funzione di  barriera della cute, e in particolare il gluconolattone che, in più, preserva le fibre elastiche della cute e il collagene. Ottimi anche i PHA/bionici, come acido lattobionico e maltobionico, ad elevata azione idratante, antiossidante e chelante (anti-metalli). Tra i fondamentali, anche la N-Acetilglucosamina (NAG), un componente naturale dei GAG (acido ialuronico), glicolipidi e gliproteine di membrana, quindi essenziale per garantire il corretto tasso di idratazione”.

 

Il peeling super tollerante

“Oltre alla routine cosmetica domiciliare – continua Belmontesi - si può affiancare un trattamento medico con peeling al retinolo 3% di Neostrata, indicato per stimolare mediante un’esfoliazione controllata il turn over epidermico. Così si migliorano microgrinzosità, lassità e luminosità cutanea. Si utilizza in pazienti affette da neoplasia mammaria, già sottoposte a chirurgia, che abbiano completato il trattamento chemioterapico precauzionale da almeno 6 settimane e che stiano assumendo una terapia endocrina adiuvante (LH-RH analogo + tamoxifene o inibitori delle aromatasi). Il trattamento si effettua per quattro volte ogni sei settimane, associando l’utilizzo topico di attivi a base di PHA e PHA bionici”.

 

#ALTUOFIANCO

La Roche-Posay sostiene le donne sottoposte a cure oncologiche e lancia la campagna “Il Blu. Uno smalto solidale”, in collaborazione con l’Associazione Incontra Donna Onlus. Dal 19 al 24 novembre 2018 in oltre 2500 farmacie su tutto il territorio nazionale sarà possibile ricevere consigli dermatologici sulla pelle sensibilizzata da trattamenti oncologici (sul sito larocheposay.it è reperibile l’elenco delle Farmacie aderenti all’iniziativa #ALTUOFIANCO).