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 Più bella, più sicura con il “botox” liquido.



 È l’argomento del momento: una nuova tossina botulinica già pronta da iniettare con il risultato che tutti speravano: effetti veloci e con una più lunga durata delle comuni tossine botuliniche che devono essere diluite. Quindi con risultati non omogenei e, talvolta, un po’ esasperati…

 

Invece, con Alluzience di Galderma, tutto cambia. E in meglio.

Come appare il viso al risveglio? E alla fine della giornata? Come sembre viso nelle foto? E sotto le luci forti? Sono queste alcune delle domande che hanno testato l’efficacia del nuovo farmaco.

L’invecchiamento del volto è un processo progressivo che coinvolge i diversi strati tissutali, dalla cute all’impalcatura ossea. Sulla base della valutazione individuale, la strategia terapeutica più moderna ha l’obiettivo di ripristinare l’equilibrio anatomico e funzionale delle strutture facciali, attraverso l’integrazione dei più appropriati trattamenti dermo-estetici”, spiega Magda Belmontesi, dermatologa a Milano e Vigevano.  

“Grazie alle innovazioni nel settore, supportate da importanti studi clinici, e al perfezionamento delle tecniche, oggi è possibile eseguire trattamenti di precisione, con prevedibilità dei risultati a lungo termine nell’arco del percorso terapeutico instaurato. In questo campo si situa una nuova preparazione liquida di Abobotulinum toxin, pronta all’uso, che assicura una concentrazione precisa di Unità per volume iniettato ed evita pertanto le potenziali variabilità legate alla ricostituzione delle tradizionali formulazioni liofilizzate”.

La nuova tossina è approvata per il trattamento delle rughe glabellari, con un dosaggio uguale a quello di Azzalure, ovvero 10 Unità Speywood per punto di iniezione. La nuova Alluzience deriva dallo stesso ceppo produttivo di Azzalure, ma sono completamente nuovi il processo di stabilizzazione e gli eccipienti utilizzati.

Continua la dermatologa. “In passato si parlava di questo effetto come di paralisi muscolare, oggi definiamo questo effetto neuromodulazione. Dato che l’effetto della tossina è dose-dipendente, oggi è possibile modularne l’effetto con risultati naturali, perché è cambiato l'approccio al trattamento e alla modalità del suo utilizzo

E gli studi sono importanti. Quelli dell’ultima fase, la tre, che ha coinvolto 720 persone, hanno portato a tre pubblicazioni scientifiche, di cui l’ultima pubblicata questo gennaio. In una è stata presa in considerazione la valutazione dell’efficacia dopo un singolo trattamento, con un follow-up di sei mesi, mentre un’altra ricerca da sondato la soddisfazione e l'impatto sul benessere dei pazienti. Infine il terzo studio ha testato efficacia e sicurezza a lungo termine, in seguito a valutazione dell’esito di cicli ripetuti di trattamento.

Anche la dottoressa Belmontesi ne ha testato personalmente i risultati. “L’approccio al trattamento nella personale esperienza prevede l’individuazione della priorità di trattamento sulla base di considerazioni anatomiche e dello stato emozionale rivelato dal volto (stanco, arrabbiato, invecchiato). Per questo ho adottato una terapia estetica integrata con filler a base di acido ialuronico NASHA e OBT, Skinbooster e tossina botulinica (abobotulinum toxin)”.

Come si è evoluto il piano di trattamento? Nell’80% delle pazienti trattate, il trattamento iniziale è stato quello di neuromodulazione per rilassare i muscoli corrugatori, causa di un’espressione dura e arrabbiata del volto. Contestualmente, o a seguire, è stato intrapreso un ciclo di trattamento con NASHA Skinboosters (3 sessioni, 1 al mese) alternato a peeling e/o laser, nelle pazienti che presentavano un aspetto della cute invecchiato (50%). Nei soggetti con prominente aspetto stanco e cedimento lieve-moderato dei tessuti nel lower-central face, è stato considerato prioritario un effetto di “lifting” con filler NASHA, utilizzando un approccio centrifugo (dalla ruga della marionetta, al solco-naso-labiale all’area del legamento zigomatico e pre-auricolare). 

Quali le conclusioni? Il piano di trattamento deve essere individualizzato, per identificare comuni cambiamenti nelle diverse fasce di età come anche le tecniche più sicure e riproducibili. Nella personale esperienza, basato su un approccio integrato con neuromodulazione e acido ialuronico, il miglioramento estetico è risultato naturale e gradito dai pazienti, dimostrando consolidarsi progressivamente nel tempo.

Il risultato con più rapido impatto sulla soddisfazione soggettiva è stato quello di neuromodulazione, con un 25% dei pazienti che riferiva di constatare l’espressione del volto più distesa già dopo 24 ore. I pazienti riportano in generale un impatto positivo sul proprio benessere psicologico, sentendosi più felici. Inoltre, la nuova formulazione liquida pronta all’uso, oltre ad assicurare precisione e performance, risulta preferita dalle pazienti, grazie all’assenza di componenti animali o umani e in quanto prodotta in uno stabilimento che rispetta standard certificati di sostenibilità ambientale”, chiosa la dermatologa.

 Perché, oggi, conta anche l’ambiente (con all’interno tutti noi) conta.