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 Pelle secca: alipica o disidratata?
 

Sensazione di pelle che tira, prurito, perdita d’elasticità, desquamazione, colorito spento e rugosità al tatto. L'origine del problema sta nello strato corneo, dove c’è un deficit del film idrolipidico e un'anomalia nella desquamazione (ipercheratosi), associati una mancanza di acqua.

“La secchezza cutanea, con scarsità di lipidi, può sopraggiungere in diverse situazioni a causa d’aggressioni o per predisposizioni genetiche, come nel caso di malattie quali ictiosi, atopia (una predisposizione genetica che comporta una risposta esagerata a determinati stimoli ambientali) e psoriasi. La disidratazione, invece, è uno stato cutaneo, reversibile e comune a vari tipi di pelle, tra cui quella secca, caratterizzato da una perdita d’acqua a livello epidermico”, spiega Magda Belmontesi, dermatologa a Milano e Vigevano, docente alla scuola di medicina estetica Agorà.

 

Clinica & biologia

þ Alipica È una pelle sottile, liscia, con pori molto stretti, mai lucida, con un’ottima tenta del trucco. Spenta, ruvida e rugosa, è delicata, a rischio di dermatosi e rossori, e segnata da rughe. È caratterizzata da un'alterazione della barriera cutanea a diversi livelli. Tra le concause, l’avanzare dell’età, in particolare la menopausa, in cui diminuisce l'attività sebacea e sudoripara, fattori esterni come eccessive esposizioni a caldo, freddo, ambienti molto ventilati, radiazioni ultraviolette, detersioni aggressive e troppo frequenti, irritazioni di natura meccanica (sfregamento) o utilizzo d’indumenti sintetici.

þ Disidratata In questo caso il problema è rappresentato dallo scarso contenuto d'acqua nel derma causato da un ridotto apporto idrico, attraverso l'introduzione d’acqua ingerita come tale o nei cibi (soprattutto frutta e verdura), da un trattenimento difficoltoso dell'acqua nel derma, oppure da un’eccessiva perdita o passaggio verso l'esterno attraverso gli strati epidermici di barriera.

 

Quando è legata a una patologia

La cute può diventare secca in conseguenza di malattie. È il caso della psoriasi e della dermatite atopica: nella prima c'è un'ipercheratosi legata alla moltiplicazione più rapida dei cheratinociti dell'epidermide, che s’impilano uno sull'altro formando placche secche, nella seconda c’è uno stato di secchezza cutanea costante che favorisce l’ipereattività a irritanti e allergeni. Poi, ci sono vere e proprie malattie che si manifestano con eccessi di secchezza.

  1. Ittiosi Rende la pelle estremamente secca e desquamata su grandi superfici. Di solito, è provocata da un disturbo ereditario della cheratinizzazione che si traduce in un ispessimento epidermico e in una desquamazione permanente. Lo strato corneo diventa spesso per due processi associati: un aumento della produzione di corneociti (proliferazione) e un deficit della desquamazione normale (ritenzione).
  2. Xerosi È la forma più lieve di ittiosi, non è congenita né è associata a patologie sistemiche. Si manifesta in genere a livello degli arti inferiori e colpisce individui d’età media o anziani e più frequentemente durante la stagione invernale e in coloro che si lavano troppo spesso. Il prurito è lieve o moderato ed è associato a dermatite da detergenti o altri agenti irritanti.