Il portale della BELLEZZA della Dottoressa Magda Belmontesi

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#5 Idee per mantenere colorito e pelle sana

Tintarella non mi lasciar? Se non altro questo settembre siamo stati fortunati, con splendide giornate che ci hanno regalato la possibilità di prolungare l’abbronzatura. Già perché, finché la pelle è stimolata dal sole, i melanociti continuano a produrre melanina per proteggere la cute. Sì, perché noi vediamo solo la punta dell’iceberg della melanogenesi, un processo complesso che ha bisogno di 72 ore per far vedere in superficie i suoi risultati, la tintarella. Alla fine dell’estate, però, bastano soltanto 3 settimane per iniziare a perderla, in quanto il turnover delle cellule dello strato corneo si abbassa da 28 a 21 giorni. In pratica perdiamo più velocemente il colorito di quanto non ci liberiamo (pur non accorgendoci) delle cellule ‘morte’ durante l’anno.

 

Che fare? Come ogni anno, la parola d’ordine è detergere delicatamente e idratare generosamente, anche dall’interno. Poi conta qualche piccolo (ma sano) aiutino…

 

#1 Più idratata sotto la doccia

È avanzato il doposole? “Continuate ad applicarlo anche in città la sera, perché aiuta a prolungare l’abbronzatura e mantiene la pelle più elastica e luminosa, riducendo la disidratazione”, suggerisce Magda Belmontesi, dermatologa a Milano e Vigevano. Importante, però, è partire dalla detersione, scegliendo formule emollienti come olio da bagno o crema doccia per detergere senza impoverire la cute e contrastare l’acqua calcarea. “In caso di pelle abbronzata, niente di meglio di un delicato gommage creato con il vapore. Sotto la doccia calda o in un bagno turco si può massaggiare la pelle umida (non bagnata) con spugna naturale, che rimuove con dolcezza le cellule devitalizzate”.

 

 

#2 Sì a scrub, gommage, peeling…

Per ridare luminosità alla pelle sono perfetti gommage con microgranuli vegetali per il viso e scrub con sali marini per il corpo. In caso di pelle spenta e grinzosa si può ricorrere alle cure del dermatologo. “Il PRX-T33 è un peeling a base di acido tricloracetico. Utilizzato con una concentrazione ridotta (33%) e addizionato con una sostanza che mitiga l’aggressività dell’acido, non esfolia ma rivitalizza la pelle, stimolando la produzione di collagene, elastina e acido ialuronico”, spiega Belmontesi. “Oppure, quando la pelle necessita di un’azione idratante intensiva, si usano gli skinbooster: formulazioni iniettabili di acido ialuronico NASHA (Vital e Vital Light) che idratano nel profondo e riducono le grinze superficiali”.

 

#3 Soprattutto, idratanti viso e corpo  

“Medicina estetica e cosmesi sono sinergiche, non alternative. È infatti importante prendersi cura del viso tutti i giorni, applicando una crema o un siero con un’elevata concentrazione di acido ialuronico che non penetra, ma crea un film protettivo in grado di contrastare la continua perdita d’acqua dei tessuti. E, in caso di cute arida, una volta la settimana si può usare una maschera idratante nutriente, ad esempio con attivi come miele, avena, mucillagini. Medesime attenzioni anche per il corpo, diversificando le texture: morbide ma leggere il mattino, ricche e addolcenti la sera. Una volta la settimana, dopo lo scrub, un massaggio con olio di mandorle, di avocado o burro di karitè per fare un pieno di lipidi ristrutturanti”.

 

#4 Faketan: tutt’un’altra storia…

Gli autoabbronzanti di oggi sono efficaci e piacevoli. Agiscono in 30 minuti, raggiungono il picco massimo nelle successive 3 ore, lasciando la pelle colorata per almeno 3 giorni, quando le cellule del corneo cominciano a staccarsi. “serve prestare attenzione a non applicarli su sopracciglia, attaccatura dei capelli e contorno occhi. E a evitare dopo ceretta, peeling, foto-epilazioni o in caso di pelle atopica o dermatiti di vario tipo”.

 

#5 Un aiuto dagli integratori  

Oltre a bere acqua, può essere utile assumere un in­tegratore specifico per bocca, ad esempio Pre-Hyaluron 465 di Innéov. “Stimola la produzione di proprio acido ialuronico grazie a glucosamina, un precursore chiave per sintetizzarlo, manganese, un co-fattore necessario per l’attivazione della sintesi, infine esperidina, vitamina C e selenio antiossidanti. Suggerisco una capsula al giorno per tre mesi”.
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