Se la bellezza si orienta (a ragion veduta) verso la “beauty science”, non stupisce che la cura diventi sempre più hi-tech. E come è successo in palestra con il workout che mixa elettrostimolazione e brevi esercizi isometrici, così anche nel mondo della bellezza si stanno diffondendo dispositivi elettronici (con onde soniche, correnti ioniche e LED) che puntano ad allenare la pelle senza sforzo, come nella ginnastica passiva. Lo skincare si trasforma in “skin fitness”, stimolato dal motto “muscles first, skin second”(prima i muscoli, poi la pelle).
“Sicuramente stimolare i muscoli mimici ha riverberi importanti. Direttamente, in quanto, tonificandoli, si migliora il sostegno ai tessuti sovrastanti, quindi la pelle. E indirettamente, perché la tonicità muscolare attiva la microcircolazione sanguina e linfatica, con innegabili benefici su nutrimento, ossigenazione e detossificazione della pelle”, spiega Magda Belmontesi, dermatologa a Milano e Vigevano, docente alla scuola di medicina estetica Agorà.
Ma la muscolatura del viso, come peraltro quella del corpo, non ha bisogno solo di allenamento ma anche di stretching: le rughe più profonde si formano laddove i piccoli fasci muscolari si incrociano, contraendosi di continuo, come accade nella zona tra le sopracciglia o intorno ai solchi naso-genieni (di fianco alla bocca) o ancora ai lati degli occhi. Con il passare degli anni, infatti, gli occhi appaiono più infossati e rimpiccioliti, perché i muscoli orbicolari sono meno rilassati, così come la marcata tensione muscolare nell’area della bocca fa sì che le rime labiali diventino meno marcate. Quando un viso invecchia l’azione costante della muscolatura determina una dislocazione dei pannicoli adiposi: così le guance si “svuotano” e mentre il mento e la mandibola diventano più massicci, in quanto “raccolgono” il grasso che cede alla forza di gravità.
Dunque non si tratta tanto della perdita di tono muscolare, ma piuttosto di un’alterata distribuzione della tonicità. L’obiettivo cardine è quindi la riarmonizzazione del volto, anche grazie al riequilibrio dell’azione del nervo trigemino, che innerva i muscoli facciali profondi, determinando la postura facciale, e ne modula allungamento e contrazione agendo sui fusi neuromuscolari (recettori che ricevono impulsi dal sistema nervoso centrale). Per questo l’automassaggio è importante: creare “pinzature” cutanee in corrispondenza di guance e solchi naso-genieni, lievi “pressioni” col polpastrello sotto l’arcata sopraccigliare superiore o nella zona verso l’angolo esterno degli occhi, o ancora “picchiettare” e “stirare” la pelle del viso, rilassa le micro-contrazioni e distende i tratti.
Senza dimenticare l’aspetto più “relazionale” della cute (specie quando si ha poco tempo): il contatto con la nostra pelle, attraverso l’automassaggio quotidiano e il massaggio professionale, ci regala non soltanto benefici estetici, tonificanti o drenanti, ma anche psicologici, rilassando cute e cervello, favorendo l’integrazione di corpo e mente. La pelle è un network meraviglioso in grado di comunicare con tutto l’organismo. E dialogare, in via privilegiata, non solo con i nostri pensieri consci, ma anche con i nostri impulsi inconsci. E perdersi questi straordinari effetti sarebbe davvero un peccato.