Il portale della BELLEZZA della Dottoressa Magda Belmontesi

Il portale della BELLEZZA della Dottoressa Magda Belmontesi

Bellezza da social: occhio ai rischi

La bellezza delle influencer, tra modelle e attrici famose, segue pedissequamente alcuni cliché: nasino piccolo, mandibola ben disegnata, zigomo alto e pronunciato. E così la classica ragazza della porta accanto o la collega di ufficio, sognando di condividere un po’ la vita glitterata delle celebs, finiscono per assomigliare tutte fra loro. E nello studio del medico estetico approdano sempre più spesso richieste ispirate da questi look, branditi sullo schermo dello smartphone.

Delle mode di bellezza che fanno tendenza sui social, adeguatamente rivedute e “smontate”, ne ha parlato al congresso della Società Italiana di Medicina Estetica (SIME) la dottoressa Nadia Fraone, vicedirettore della Scuola di Medicina Estetica del Fatebenefratelli di Roma.

Ecco qualche esempio (possibilmente da evitare).

Labbra da influencer. “Il must assoluto – rivela la dottoressa Fraone – che spopola ormai da tempo, sono le labbra voluminose, chiamate con una pletora di nomi più o meno evocativi e fantasiosi (cherry lips, Russian lips, labbra da diva, da French Kiss) che stanno tutti ad indicare delle labbra molto visibili. A volte ci viene richiesto un aumento volumetrico delle labbra, anche sproporzionato rispetto all’armonia del volto”.

Fossette da Cip&Ciop. “Un’altra moda che sta prendendo sempre più piede soprattutto negli Usa – ricorda la dottoressa Fraone – è quella delle ‘fossette’ sulle guance”. Queste vengono ottenute con la cosiddetta ‘dimpleplasty’ che si esegue in un ambulatorio chirurgico in anestesia locale, rimuovendo dall’interno (cioè dalla bocca) un po’ di grasso e muscolo al centro della guancia, e suturando con un filo la parte, per creare la ‘fossetta’.

Spiega Magda Belmontesi, dermatologa a Milano e Vigevano.  “E se ematomi ed effetti dell’intervento sono certi e temporanei, l’incognita di trovarsi con ascessi ed infezioni, di conseguenza esisti cicatriziali come dei ‘buchi’ sulle guance, è reale e di carattere definitivo”,

Hollywood cheeck (guerra alla bolla di Bichat). “Un’altra tendenza – ricorda la Fraone – è la rimozione della bolla di Bichat, in pratica la pallina di grasso che rende ‘paffute’ le guance”. Asportando la ‘bolla’ si ottiene una guancia scavata, ‘asciugata’, che mette ancora più in evidenza lo zigomo. Anche in questo caso i rischi non mancano, dalle infezioni all’interno della bocca, a lividi e rigonfiamenti del volto, fino ai più impegnativi: problemi di masticazione, danneggiamento delle ghiandole salivari e dei nervi faciali (con possibile perdita della sensibilità della guancia), asimmetria del volto”.

Precisa Belmontesi: “La bolla di Bichat è un’area di tessuto adiposo che permette di dare sostegno al terzo inferiore del viso. Eliminarla vuol dire ottenere un viso più invecchiato, soprattutto nel tempo, quando si evidenzieranno i riverberi del naturale riassorbimento osseo, incrementando il pericolo di rughe e lassità cutanee”.

Aggiunge Fraone: “Tutte queste procedure sono atti medici (o chirurgici) che possono essere gravati di effetti indesiderati e che non necessariamente aggiungono qualcosa all’estetica del volto (anzi è spesso il contrario).

Avverte Emanuele Bartoletti, presidente della Società Italiana di Medicina Estetica. “La medicina estetica deve correggere dei difetti o degli inestetismi reali e diagnosticati, non cambiare i connotati. Chi lo fa dietro richieste dei pazienti non è un medico estetico. Anzi: non è neanche degno di essere chiamato medico”.

Per questo serve rivolgersi a medici estetici esperti, per evitare sorprese nei risultati estetici e sanitari. “Se fatta ad arte, rispettando proporzioni e armonia del volto, le correzioni estetiche non sono riconoscibili, conferendo al volto un’aria meno stanca e più giovane”, dice Belmontesi.

Lo ‘Zoom Boom’, la crescita di videochiamate e riunioni lavorative davanti allo schermo per motivi lavorativi hanno accentuato l’attenzione al proprio volto, provocando un aumento del ricorso alla medicina estetica, in particolare filler riempitivi e tossina botulinica.

‘Effetto criceto’. La regione naso labiale è una delle più trattate in medicina estetica, con la richiesta di riempire i solchi che si formano con il trascorrere dell’età. I filler iniettati in modo scorretto nella regione naso labiale, la rendono troppo gonfia, con un viso che sembra distorto o sproporzionato.  

 Sguardo da ‘pesce lesso’. Spesso si dice che la tossina botulina causi espressione innaturali e occhi fissi: in realtà in molti casi si tratta di blefaroplastiche in cui è stata tolta troppa pelle. “La tossina botulinica è una neurotossina che paralizza temporaneamente il muscolo in cui viene iniettato. È utilizzata in estetica medica per trattare le rughe dinamiche, che compaiono quando si anima l’espressività del viso. Se iniettata ad arte, anche grazie alle nuove formulazioni liquide (come Alluzience) che sgombrano i problemi relativi alla sua diluizione, porta risultati naturali e credibili, grazie all’innovativo concetto di neuromodulazione (e non di paralisi muscolare) chiosa la dottoressa Belmontesi.