C’è un gruppo di persone per il quale l’età non conta. Una ‘generazione trasversale’ unita alla base dal comune sentire. Da valori e passioni comuni che consentono di sganciarsi dalla false e antiquate segmentazioni del marketing, basate su un sistema di classificazione legato all’età. E così alle Baby Boomers, Generation X, Millennials e all’emergente generazione Z si affiancano le Perennials: donne che non si definiscono per età anagrafica, ma per attitudine mentale: curiose e compassionevoli, attente alle tecnologie come alla visione globale di problemi e opportunità.
Un inedito sondaggio realizzato dall’agenzia di marketing SuperHuman per il Telegraph, che ha arruolato oltre 500 donne, rivela che l’80% non si ritrova nello stereotipo in cui le aziende dipingono le cosiddette “donne di mezza età”. Più di due terzi si considera nel pieno della vita, il 59% si sente vivace e giovane come mai, in virtù di un’attenzione maggiore che in passato ai temi della prevenzione nel campo della salute, mentre l’84% dichiara di non identificarsi con un’età precisa.
La ricerca evidenzia, quindi, un errore di fondo nelle strategie aziendali, soprattutto in campo beauty, che hanno concentrato gli sforzi delle maison della bellezza nell’emergente segmento delle Millennials, trascurando quello delle donne over 40. Che si trovano a usare prodotti per “più giovani” (in mancanza di linee ad esse dedicate), dato che non si riconoscono negli atteggiamenti della generazione delle proprie madri.
Così nasce il termine Perennials, coniato dall’imprenditrice digitale americana Gina Pell: donne creative, collaborative, ottimiste e con una mentalità che guarda alla collettività.
Un’attitudine che può essere Questo atteggiamento può essere aiutato dal modo in cui guardiamo. E se questo sembra banale, non lo è, secondo Ellen Langer, docente di psicologia alla Harvard University. I suoi ricercatori hanno scoperto che le persone che si sentono anziane rispetto agli altri tendono ad invecchiare più velocemente. E un fattore importante in questo è il modo in cui ci si veste. I partecipanti allo studio che indossavano uniformi, quindi vestivano come i colleghi più giovani, risentivano meno di malattie legate all’età. E la buona notizia è che non abbiamo bisogno di un camice bianco, né di vestire necessariamente ‘giovane’, per ottenere gli stessi benefici sulla salute.
Tutto risiede nel modo in cui ci percepiamo. “In questo processo le condizioni della pelle sono sostanziali. Motivo in più per occuparsi della propria immagine in modo attivo (ma senza inutili ossessioni) prendendosi cura della propria pelle quotidianamente, a partire dagli antiossidanti”, suggerisce Magda Belmontesi, dermatologa a Milano e Vigevano.
“Di giorno gli antiossidanti ostacolano i danni dei radicali liberi, dovuti all’azione delle radiazioni solari come degli agenti inquinanti, che incrementano l’invecchiamento estrinseco. Di notte, invece, combattono il crono-aging, dovuto all’età e ai processi riparativi notturni”, chiosa la dottoressa.
I prodotti più “perennials”?
Innanzitutto gli antiossidanti, come consiglia la dottoressa Belmontesi. SkinCeuticals, ad esempio, ha ideato una formula non solo per il giorno ma anche per la notte. Da affiancare, poi, a un innovativo rituale “glow” (effetto luminosità) di Helena Rubinstein.
Di giorno
SkinCeutical propone due prodotti.
C E FERULIC, ideale per tutti i tipi di pelle, anche secca e molto secca, è un trattamento antiox, con acido ferulico, alfa-tocoferolo e acido l-ascorbico, che offre una protezione globale contro il fotoinvecchiamento. PHLORETIN CF, invece, è perfetto soprattutto su pelle da normale a mista. Crea una barriera protettiva contro i radicali liberi causati dai fattori ambientali, smog e raggi UV. Insieme a un filtro solare, protegge dal rischio di eritema indotto dalle radiazioni solari.
Di notte
RESVERATROL B E, sempre di SkinCeutical, è un trattamento antiossidante in grado di rinforzare le naturali difese della pelle, favorendo la rigenerazione cutanea. Si applica alla sera, dopo un’accurata detersione.
dopo.
Più luminosa con il rituale di Helena Rubinstein
Primo step: Intense Clarity Essence Radiant Regenerating Cream
Primo step della routine (da applicare prima del concentrato), il prodotto illumina la pelle grazie alla sua azione di resurfacing, risvegliandola. Nella formula, acido glicolico, ‘peeling’ cheratolitico con azione levigante e vitamina CG (precursore della vitamina C), che dona alla pelle un look fresco e rinnovato.
Secondo step: Deep Renewing Concentrate
Un super siero ispirato da un’approfondita ricerca sulla riprogrammazione cellulare. È costituito da una concentrazione al 10% di Cellular Supreme di EdelweissTM, che ‘disseta’ la pelle donandole confort per tutto il giorno. Più rimpolpata, la pelle appare immediatamente più luminosa.
Terzo step: Radiant Regenerating Cream
Caratterizzata da un leggero tono rosato, che dona un effetto glow istantaneo, la crema leggera si fonde perfettamente nella pelle con un effetto tensore ottimale grazie ad adenosina e tetrapeptidi che levigano e ridensificano.