Il portale della BELLEZZA della Dottoressa Magda Belmontesi

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 Fotodinamica: cura e ringiovanisce

 Nasce negli anni ’80 per curare lesioni cancerose e acne severa e da allora si è continuamente rinnovata, fino a trattare anche esiti dell’invecchiamento, il tutto con tempi ridotti e dolorabilità quasi azzerata. Stiamo parlando della terapia fotodinamica: si basa sull’utilizzo di una sostanza che, posta sotto una specifica fonte luminosa, si attiva provocando la morte delle cellule bersaglio.

 

“La terapia fotodinamica si avvale su di una sostanza fotosensibilizzante, l’acido 5-aminolevulinico (5.ALA) o il 5-Metil–Aminolevulinato (MAL), unico farmaco approvato in Italia per il trattamento delle cheratosi attiniche. Questa sostanza, attivata da un’esposizione a fonte luminosa, induce la formazione di radicali liberi, con conseguente apoptosi, quindi morte delle cellule bersaglio”, spiega Magda Belmontesi dermatologa a Milano e Vigevano.

 

“Può essere effettuata in modo convenzionale con una specifica luce indoor, oppure con una outdoor. Rispetto alla terapia convenzionale, quella con luce solare offre un’efficacia simile nel trattamento delle cheratosi (forme precancerose), ma con maggiori vantaggi. Ha infatti effetti collaterali minori, le sedute sono più brevi e il dolore associato al trattamento è quasi assente o lieve. Il mancato accumulo nei tessuti di radicali liberi prodotti minimizza l’infiammazione conseguente, rendendo il trattamento molto tollerato e quasi indolore”.

 

In aggiunta all’ambito oncologico, la terapia fotodinamica può essere utilizzata anche in caso di acne volgare, da moderata a grave, mentre in ambito estetico si stanno affacciando nuove opportunità.

 

“Ad esempio – continua la dermatologa – nel campo del photoaging marcato e severo in cui, accanto al trat­tamento delle cheratosi attini­che multiple, viene trattato l’intero viso per il miglioramento dell’elastosi da foto-danneggiamento. Nel photoaging di grado severo (secondo la scala di Glogau), infatti, oltre a un’elastosi marcata, a discromie e perdita di elasticità e idratazione, sono tendenzialmente presenti cheratosi attiniche multiple”.  

 

La terapia fotodinamica risulta efficace nel miglioramento della texture cutanea, nell’appianamento delle rughe e schiarimento delle macchie cutanee dovute a prolungate esposizioni solari, oltre che nel miglioramento della compattezza e dell’elastosi cutanea grazie agli effetti di rimodellamento del derma.

 

“Ho personalmente messo a punto e testato un protocollo combinato – continua Belmontesi – che coniuga terapia fotodinamica con MAV con un ciclo di tre sedute di acido ialuronico NASHA ad azione skin-booster. Il gel NASHA, iniettato con cadenza mensile, permette una sinergia d’azione nel mi­glioramento progressivo e con­solidato della texture cutanea, dimostrandosi un’efficace ‘skin therapy’ con risultati naturali e sicuri”.

 

“Durante lo studio ho trattato pazienti con photoaging severo del viso che presentavano più cheratosi attiniche di grado 1-2 (secondo la classificazione di Olsen, quindi con lesioni appena palpabili e moderatamente spesse) con un marcato grado di elastosi del viso”.

 

Giova ricordare che in questi casi l’obiettivo primario della terapia fotodinamica sta nel eradicare il maggior numero possibile di lesioni attiniche sia cliniche e visibili che subcliniche, ossia alla periferia di tali lesioni. Tra i target secondari, ridurre il rischio di altri tumori Uv-indotti, nonché migliorare la qualità della pelle e la qualità di vita.

 

“Il protocollo utilizzato – specifica la dottoressa – si avvale di una seduta di daylight PDT con 5-Metil-Aminolevulinato su tutto il viso, cui seguono a distanza di un mese due sedute di gel NASHA ad azione Skinbooster, un trattamento iniettivo per la ‘cura’ della pelle, con effetti di miglioramento progressivo, consolidato e di lunga durata della qualità cutanea”.

 

Si tratta infatti di un trattamento con molteplici effetti: migliora la pelle con texture ispessita, irregolare e linee visibili, contrasta elastosi e perdita di elasticità, ripristina turgore e luminosità di una cute  ben idratata, riduce l’aspetto delle imperfezioni cutanee, come ad esempio cicatrici o rughe da fotoaging.

 

“Il gel NASHA ad azione Skinbooster viene iniettato nelle zone di maggiore elastosi, una seduta al mese per due volte. A 90 giorni dalla fase iniziale si effettua la valutazione circa la guarigione delle cheratosi attiniche e il miglioramento dell’elastosi cutanea. E i risultati sono promettenti in tempi brevi”.