La tendenza ‘salutare’ si riverbera soprattutto nella predilezione verso tutto ciò che è naturale e autentico. Tesa ad avvicinarsi sempre di più al benessere, e in continuità con l’equilibrio alimentare, la bellezza gioca un ruolo di primo piano nello stile di vita ‘salutare’.
D’altronde la pelle, a differenza degli altri organi, subisce attacchi su più fronti: patisce aggressioni interne, quali lo stress, la carenza di sonno o una cattiva alimentazione, ed esterne, come il sole, il vento, il freddo, il caldo, l’inquinamento.
Ecco perché serve prendersene cura in modo specifico.
Curarsi con l’acqua
In inverno, anche se solo per un weekend, le terme, grazie all’azione dell’acqua termale, aiutano a rigenerare l’organismo.
“Ne beneficia anche la pelle: si attiva il microcircolo cutaneo e si esfoliano gli strati superficiali dell’epidermide, i tessuti vengono drenati e si regolarizza la produzione di sebo, mentre si gode anche di un’azione antiossidante e antibatterica. Non tutte le acque sono uguali, specie se si hanno dermatiti”, avverte Magda Belmontesi, dermatologa a Milano e Vigevano.
“Ad esempio le acque salso-bromo-iodiche, ottime per le affezioni vascolari, cellulite compresa, possono però essere irritanti in caso di eczema, dermatite e psoriasi, a differenza delle acque sulfuree, terapeutiche perché lo zolfo riduce l’infiammazione, quindi è benefico anche in presenza di acne”.
Tra tutte le cure termali, i fanghi sono un efficace rimedio a svariati inestetismi, come incarnato spento e pelle ruvida, e patologie, tra cui l’acne. “L’azione benefica avviene per osmosi, in quanto i principi attivi mescolati con il fango penetrano nei pori dilatati grazie al calore creato dalla strato isolante di fango applicato sulla pelle. I fanghi regolarizzano anche la produzione di forfora e rivitalizzano il fusto del capello, mentre quelli freddi sono indicati a chi soffre di vene varicose, capillari sottili o problemi circolatori, e come trattamento estivo rinfrescante simile ai bendaggi. Spesso, con l’aggiunta di eucalipto, rinfrescano e ‘asciugano’ (l’argilla assorbe e quindi riduce la ritenzione idrica). Con pazienti affetti da psoriasi, però, consiglio di evitare il contatto diretto con i fanghi termali, utilizzando garze di lino che proteggono la pelle”.
Curarsi con le piante
“La storia della Fitoterapia affonda le sue radici nel passato più remoto, quando i nostri antenati utilizzavano alcuni tipi di piante per la cura di molteplici disturbi”, afferma Antonella Filippi, fitoterapeuta. “Quella moderna ha invece origine nel periodo rinascimentale con la nascita delle prime scuole mediche laiche e delle prime università. Si assiste a un progressivo allontanamento dall’empirismo degli alchimisti a favore di una verifica scientifica con mezzi di indagine sempre più sofisticati. Questo permette a Carlo Linneo (1707-1778 d.C.) lo studio sistematico delle piante e la determinazione di regole rigorose per la coltivazione e la raccolta delle erbe medicinali”.
“Ancora oggi gli studiosi, oltre a isolare i principi attivi più importanti, cercano di comprendere per quale motivo una pianta usata nella sua totalità dia effetti diversi da quelli ottenuti con l’utilizzazione del suo solo principio attivo. Ad esempio il fitocomplesso della liquirizia ha proprietà sedative della tosse, protettive gastriche, depurative epatiche, favorenti il sonno, dolcificanti, antiossidanti, ma può anche aumentare la pressione sanguigna e causare problemi di ritenzione idrica. Il suo principio attivo acido 18-B-glicirretico, derivato dall’acido glicirrizico, è specificamente antinfiammatorio, cicatrizzante e usato nel trattamento dell’ulcera peptica e altri disturbi gastrointestinali, mentre in cosmesi lo stesso attivo è usato come lenitivo per pelli sensibili e arrossate, affette da dermatite atopica e seborroica”.
Cocktail naturale
Dalle ricerche sui meccanismi chiave alla base dell’alterazione della qualità della pelle e del suo aspetto stanco, i Laboratori Vichy mettono a punto un nuovo complesso energizzante, per restituire una naturale luminosità e svelare una qualità della pelle ideale.
Alla base, tre attivi vegetali.
Mirtilli. “Le antocianine presenti rafforzano il tessuto connettivo dei vasi sanguigni, migliorandone elasticità e tono e dando una maggiore luminosità alla pelle. Inibiscono le metalloproteinasi di matrice (MMP) coinvolte nella degradazione del collagene e stimolano la produzione di collagene 1 (componente strutturale della matrice extracellulare del derma) e 3 (presente nel derma e nei vasi sanguigni)”.
Liquirizia. “Per via topica la liquirizia presenta significativa attività antibatterica, antivirale (induce la produzione di interferone, l’antivirale naturale del corpo), antinfiammatoria e antiallergica (eczema, dermatiti da contatto o allergiche, psoriasi, herpes) antirughe ed è in grado di trattare l’iperpigmentazione associata alla pelle foto-invecchiata. Promuove la sintesi di acido ialuronico e inibisce l’attività delle ialuronidasi (enzimi che distruggono lo ialuronico), preservando l’idratazione cutanea”.
Tè nero fermentato. “È noto anche con il nome di Kombucha, una categoria di tè fermentati (qualità verde o nera), ricavati dalla fermentazione per mezzo di una “colonia simbiotica” di batteri e lieviti. Il kombucha contiene glucosamina che aumenta la produzione di acido ialuronico, ha proprietà antinfiammatorie e antiossidanti e stimola la produzione di ceramidi”.
Nella linea Idéalia di Vichy sono tre i prodotti nuovi per giorno e sera:
ü Siero Esaltatore di Luminosità, con flavonoidi di agrumi, adenosina energizzante ed estratto di radice di liquirizia illuminante;
ü Peeling, un trattamento rinnovatore notte attivatore di luminosità, grazie a estratti di tè nero fermentato e di e di polifenoli di mirtillo e alla presenza di acido glicolico;
Crema Energizzante, Levigante e Illuminante, a base di polifenoli di mirtillo e di estratto di tè nero fermentato.