Il portale della BELLEZZA della Dottoressa Magda Belmontesi

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La cellulite si contrasta a tavola

La cellulite si contrasta a tavola
Le stime dicono che 2,5 donne su 3, praticamente quasi tutte, prima poi s’imbattono nella cellulite, nel corso della loro vita.
Dietro le quinte della ‘buccia d’arancia’, un’insufficienza veno-linfatica, un aumento (ma paradossalmente anche una riduzione) del grasso, una fibrosi, poi anche un disturbo metabolico (resistenza insulinica, problemi tiroidei).
A prescindere dall’origine, gli esperti concordano che qualunque trattamento debba partire sempre da una depurazione dell’organismo,  della durata di almeno 15-20 giorni.

La dieta ‘anti-acido’
La parola d’ordine è diminuire l’acidificazione dell’organismo, con uno schema alimentare personalizzato, che preveda un incremento delle proteine, un decremento degli zuccheri, nonché un regime dietetico alcalinizzante, per diminuire l’acidificazione dovuta al consumo di determinati cibi.
Il tutto, in pratica, si potrebbe tradurre così: due-tre giorni con frullati di frutta o verdura per depurarsi, poi 5-6 giorni di alimentazione senza glutine per purificare l’intestino, infine ricominciare per 15-20 giorni un regime dietetico normale: una colazione da re, un pranzo da principi e una cena da poveri, spostando i carboidrati alla mattina e le proteine verso la sera. Insomma, fin qui, ci erano arrivati anche i nostri avi.
Oggi, però, si punta l’attenzione all’equilibrio acido-basico del corpo. Gli specialisti infatti suggeriscono di mantenere la proporzione di un 60% di alimenti alcalinizzanti (frutta, verdura e legumi), rispetto a un 40% di acidificanti (carne, dolci, carboidrati).

Il ruolo dell’acqua
Sempre in tema di alcalinizzazione, anche l’acqua va scelta con criterio. La sua utilità, una quantità di 1-2 litri al giorno a piccoli sorsi, e soprattutto un bel bicchiere di acqua prima di mangiare, la conosciamo, al fine di ‘lavare’ via le tossine.
Meno noto, invece, è il tenore del pH dell’acqua. Che dovrebbe essere alcalino (pH sopra 5,8-6), per aiutare ad alcalinizzare i tessuti, quando si la consuma lontano dai pasti, mentre ci si può concedere un’acqua un po’ più acidula mentre si mangia, perché facilità la digestione.

Quali integratori?
Supplementi e antiossidanti non vanno presi in modo incontrollato, ma sempre previo parere medico ed esami specifici che ne attestino l’utilità. Per la cellulite, possono essere utili antiossidanti come i bioflavonoidi (vite rossa, rutina, meliloto), protettori del sistema venoso ed antinfiammatori naturali (betulla, ananas), che permettono di depurare la matrice e di ridurre l’acidità. In base all’esame delle urine, potranno poi essere prescritti due-tre volte la settimana integratori alcalinizzanti, contenenti bicarbonato di sodio, potassio e magnesio, per ridurre l’acidità dei tessuti.