Il portale della BELLEZZA della Dottoressa Magda Belmontesi

Il portale della BELLEZZA della Dottoressa Magda Belmontesi

Una nuovo trattamento per un corpo…nuovo!

Glutei più tonici, seno e cosce più sode, cute del volto e del collo più elastica e rughe meno evidenti, gambe tornite e più snelle, addominali più tonici e pancia finalmente “più in dentro”, aspetto della muscolatura più tonico ed attraente: desideri che oggi diventano realtà senza l’utilizzo di tecniche chirurgiche.
Si deve dire grazie ad una nuova metodica, popolarmente chiamata ‘STONE TERAPIA’ a causa dell’effetto “marmoreo” e di “pietrificazione” ottenibile a livello muscolare, che oggi si inquadra come un interessantissimo nuovo trattamento nel rilassamento cutaneo-muscolare e nella cura e prevenzione dell’invecchiamento tessutale.
La tecnica stone utilizza i principi dei riflessi condizionati, ovvero la possibilità di potenziare selezionate funzioni nervose i tempi rapidissimi, con risultati di grande ampiezza, persistenti per settimane o mesi e si basa sull’applicazione di particolari sequenze di microperturbazioni meccaniche (al soggetto appaiono come una sorta di vibrazione) applicate su selezionati distretti muscolari. Tali risultati, rapidissimi nei tempi di comparsa (già dopo poche ore), eclatanti nell’ampiezza (gli incrementi della forza e della resistenza muscolare sono più che evidenti) e nel cambio della qualità di vita del paziente, sono ottenuti associando una lieve contrazione isometrica volontaria dei distretti muscolari da trattare, con opportune sequenze di micro accorciamenti-allungamenti dello stesso territorio muscolare, ottenuti attraverso un particolare stimolo vibratorio, in grado di ottenere una “memoria” a livello cerebrale che, come riflesso condizionato, consente di ottimizzare il tono muscolare nel distretto trattato. Infatti il cervello memorizza il tono della contrazione muscolare: più e’ contratto il muscolo, più il SNC recepisce il messaggio e lo memorizza. Il nostro sistema nervoso può essere in pratica condizionato, cioè indotto a mettere in esecuzione automaticamente determinate funzioni o strategie motorie. Non si tratta quindi della solita elettrostimolazione muscolare, ma di un processo fisiologico e biochimico radicalmente differente ed innovativo.
I distretti muscolari più frequentemente trattati e dove maggiore è l’effetto di rimodellamento corporeo sono rappresentati dal grande gluteo, dagli ischio-crurali, dai bicipiti e quadricipiti femorali, dai flessori della gamba e della coscia, dai tricipiti surali, dai pettorali, dai retti addominali e, infine, dal platisma e dalla muscolatura zigomatica.
In pratica questa innovativa metodica costituisce un fisiologico e potentissimo completamento delle attuali cure estetiche in termine di rimodellamento muscolare e della silhouette. Inoltre la stone terapia può essere utilizzata come complemento dei trattamenti finalizzati a contrastare la panniculopatia edemato-fibro-sclerotica, anche nota con il termine popolare di cellulite, così come dopo un intervento di liposuzione, in quanto contrasta il rilassamento cutaneo-muscolare, permettendo di conseguire effetti potenti e persistenti a fronte di poche ore di trattamento.
Ogni seduta di “stone terapia” dura dai 30 ai 45 minuti, coinvolgendo un distretto muscolare alla volta. Nelle ore immediatamente successive alla seduta si può avvertire una passeggera sensazione di stanchezza muscolare, come se fosse avvenuta di fatto un’intensa attività fisica, anche se nella realtà non si ha formazione di acido lattico. Sono necessari almeno 5 trattamenti per chi pratica una contrazione isometrica volontaria ed almeno 10 cicli per chi, durante la terapia, non pratica alcuna contrazione muscolare.

UN’INNOVAZIONE TECNOLOGICA
Una delle particolarità di questa innovazione tecnologica è data dalla necessità che le sedute si susseguano il più possibile ravvicinate tra loro. L’ideale è che siano addirittura pressoché consecutive, cioè una dietro l’altra.
Si ricorda che e’ fondamentale per il viso ma soprattutto per il corpo, mantenere una lieve ma costante contrazione, per tutto il periodo dell’applicazione, al fine di ottenere il massimo del risultato.
Infatti il cervello memorizza il tono della contrazione muscolare: più e’ contratto il muscolo, piu’ il SNC recepisce il messaggio e lo memorizza. E’ possibile comunque ottenere discreti risultati anche in assenza di contrazione a scapito del numero e della durata delle applicazioni ( che sicuramente raddoppieranno).
Per evidenziare i punti su cui posizionare i sensori o singolo o doppio, prima di applicare l’apparecchiatura, far contrarre il modo vistoso per alcuni secondi i muscoli su cui verranno posizionati i suddetti sensori e marcarli con un pennarello.

RISULTATI SICURI
I risultati conseguiti hanno mostrato un mantenimento costante nel tempo per almeno quattro/sei mesi; il protocollo ideale però prevede dalle due alle tre applicazioni ogni bimestre od ogni trimestre, al fine di ottimizzare il risultato e mantenerlo a tutti gli effetti duraturo, una specie di “vaccinazione muscolare”, in grado di “richiamare” la memoria della tonicizzazione conseguita e quindi il suo mantenimento costante nel tempo.
E’ importante non eseguire mai elettrostimolazione dopo il trattamento, né tantomeno eseguire sfregamenti o massaggi immediatamente dopo la seduta per evitare la cancellazione dello stimolo dato. Interessantissimo è notare che il trattamento non è assolutamente doloroso: si percepisce solo una lieve vibrazione. Nel punto dove si appoggia il manipolo è possibile un leggero rossore della durata di qualche minuto, dovuto alla percussione stessa.
Grazie a questa leggera ma potentissima stimolazione della sensibilità e della funzione neuromuscolare nell’insieme è così possibile ottenere:

• ottimizzazione del tono muscolare: stati di ipotonia sono prepotentemente e rapidamente risolti, portando il tono a livelli fisiologici ottimali. Questo beneficio si riverbera anche sull’estetica corporea, migliorando la silhouette, grazie alla possibilità di ottenere, ad esempio, glutei più alti e più sodi.
• aumento della forza muscolare: la forza aumenta in modo eclatante, permettendo performances impossibili prima del trattamento. Tale effetto, ovviamente disgiunto dall’aumento della massa muscolare (effetto metabolico per il quale occorrono non tre giorni ma molte settimane), è dovuto almeno in parte ad una esaltazione nella capacità di sincronizzare l’azione delle Unità Motrici.
• aumento della resistenza all’esercizio ripetuto: la componente della rete nervosa condizionata è marcatamente implicata nella fatica muscolare. Nella vita quotidiana ci accorgiamo di tale rete quando siamo chiamati nell’attività fisica a “spezzare la fatica”, o quando, dovendo ripetere un certo sforzo, vediamo aumentare il tempo che intercorre tra la nostra volontà e l’attuazione dell’atto motorio (esemplificando in modo grossolano ma di immediata intuizione: sul campo da tennis la palla passa e ben dopo muoviamo le gambe…). Il paziente fisioterapico ortopedico se ne avvede quando sente la fatica nel ripetere l’esercizio. Tali situazioni scompaiono con questo trattamento, pur non sparendo la fatica vera da esaurimento di scorte energetiche, ventilazione insufficiente, ecc.
• azione anti-aging: la possibilità di migliorare il tono cutaneo, in particolare a livello della muscolatura mimica del viso e del platisma, comporta immediati benefici, con sostanziale effetto di lifting bio-meccanico. Ne trae giovamento indiretto anche l’aspetto del decoltè e del collo in generale.
La stone terapia, si inquadra pertanto come una valida tecnica a complemento di altre cure estetiche, con il duplice vantaggio di garantire risultati apprezzabili con poche ore di applicazione e una persistenza nel tempo di tutto rispetto in quanto a risultato ottenuto.
Può pertanto essere considerata una delle più importanti novità in campo estetico, proponendosi di andare incontro alle esigenze oggi così diffuse finalizzate ad un effettivo recupero della tonicità perduta.
Maggiori informazioni: A. M. I. A. (Associazione Medici Italiani Antiaging)
n° verde 800.135.472