Il colore simbolo del sole? Il giallo, ovviamente. Però, in estate appare diverso rispetto all’inverno. Ciò che cambia è il sottotono: nei mesi autunnali e invernali il giallo è percepito come più scuro e ‘rossastro’, mentre in quelli primaverili e soprattutto estivi diventa sempre più brillante e ‘verdino’.
Il motivo? È spiegato in uno studio della University of York, pubblicato sulle pagine della rivista Current Biology. I ricercatori hanno scoperto che vi sono variazioni di percezione della tonalità, testandola in due periodi dell’anno diversi, a gennaio e giugno, attraverso uno strumento chiamato colorimetro.
È stato testato il giallo non solo perché colore primario (in quanto non si può ottenere dalla mescolanza di nessun altro colore), ma la tonalità che viene riconosciuta come pura, risulta più o meno costante (stagionalità a parte), mentre cambia da persona a persona quando si parla di blu, rosso, verde (unico colore secondari derivato dalla combinazione di blu e giallo).
Si tratterebbe di una sorta di ‘reset stagionale’, simile al bilanciamento dei colori della tv, che permette all’essere umano di adattarsi ai cambiamenti dell’ambiente esterno, le stagioni, continuando a discriminare i colori accuratamente.
“Le capacità di adattamento e resilienza del nostro organismo – commenta Magda Belmontesi, dermatologa a Milano e Vigevano – sono sorprendenti. Eppure non bisogna abusarne, soprattutto quando ci si espone al sole, che mette alla prova la nostra pelle e le difese immunitarie”.
Continua la dottoressa: “L’esposizione solare ha un’azione immunosoppressiva che può rivelarsi utile quando il sistema immunitario è iperattivo. È il caso di malattie autoimmuni o patologie con una importante componente immunitaria e infiammatoria, tra cui vitiligine e psoriasi. Decisiva anche la sua azione benefica sulla vitamina D, che per il 90% produciamo proprio grazie al sole, importante anche come antitumorale. Senza dimenticare l’azione benefica su umore e benessere psicologico”.
“Tuttavia la pelle può risentirne. Nonostante le sue efficacissime difese, prima fra tutte la melanina, affiancata da un complesso sistema antiossidante endogeno, può accusare il colpo, specie con esposizioni brevi e intense o prolungate. Esporsi in terrazzo o spiaggia non cambia molto. Varia, sicuramente, l’orario in cui lo si fa: sempre meglio evitare il sole diretto tra le 11 e le 16”.
Si può giocare d’anticipo? “Certo, anzi, si deve. A partire da ora. Se proteggersi con un solare e fattore di protezione adeguato al proprio fototipo è praticamente indispensabile, è consigliabile aiutare la pelle dall’interno e precocemente. Suggerisco in questo periodo di affiancare a una dieta ricca di frutta e verdura, quindi vitamine e antiossidanti naturali, un’integrazione specifica, da protrarre anche dopo l’esposizione solare: in pratica serve iniziare al meno 15 giorni prima di esporsi, continuare durante la vacanza e terminare una ventina di giorni dopo da quando si è tornati”.
Quale integratore? La scelta è indubbiamente ampia, ma è consigliabile orientarsi verso prodotti con attivi derivati da piante che di sole se ne intendono. Nel mondo vegetale si staglia la felce, una pianta acquatica che si è adattata alla vita terrestre, sviluppando un sofisticato meccanismo protettivo contro le radiazioni UV.
Nelle capsule dell’integratore alimentare Heliocare 360° (di Cantabria Labs) la felce (Polypodium leucotomos) è presente nel complesso Fernblock®, con flavonoidi e polifenoli (acido ferulico, caffeico, cinnamico e vanillico), poi tè verde e vitamine C ed E che contribuiscono a proteggere le cellule dai danni ossidativi.
In particolare, il polypodium leucotomos previene le scottature e riduce gli effetti dell’invecchiamento sulla pelle, la vitamina C contribuisce anche alla formazione de collagene, mentre la vitamina B3 (niacinamide) al benessere generale della pelle, infine l’inulina favorisce l’equilibrio della flora intestinale.
E in fatto di sistema immunitario, da sostenere specie di questi tempi? Ecco la top ten degli alimenti utili.
In sostanza, per sostenerne la sua funzione, servono proteine, vitamine A, C ed E, oltre a minerali come zinco e ferro, senza farsi mancare alcuni alimenti che contengono due o più nutrienti necessari per aiutare a mantenere forte il sistema immunitario.
1. Mandorle: perfette come spuntino o da aggiungere a insalate e yogurt, sono ricche di ferro, vitamina E e proteine ​​essenziali per il sistema immunitario.
2. Avocado: nota fonte di acidi grassi monoinsaturi, simile all’olio d’oliva, fornisce anche un booster di vitamina E, C, come pure ferro e zinco.
3. Broccoli: essenziali per l’elevato contenuto di vitamina C, in grado di stimolare la formazione di anticorpi. In più, vitamina A e ferro, tutti importanti per il sistema immunitario.
4. Cavolo: una delle crucifere (come cavolfiore, rucola e broccoli) ricco di svariati micronutrienti, tra cui la vitamina A, importante per la salute di pelle e mucose, nonché ferro e zinco.
5. Mango: oggi facilmente reperibili, sono grandi fonti di vitamine A e C, oltre alla E.
6. Ostriche: proteine, zinco e ferro. Ecco il segreto di questo cibo prezioso, quanto salutare.
7. Peperoni rossi: anche qui le tre vitamine super importanti, A, C, E.
8. Patate dolci: una variante interessante di patata, ricca di ferro e della triade di vitamine essenziali per sostenere il sistema immunitario.
9. Tonno: ottima fonte di acidi grassi omega-3, è anche ricco di zinco, selenio e proteine, micronutrienti essenziali per le difese immunitarie.
10. Yogurt: è uno degli alimenti più noti per la presenza di probiotici, importantissimi per il microbiota intestinale, oltre alla presenza di vitamina A e zinco.