Il portale della BELLEZZA della Dottoressa Magda Belmontesi

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Acne: la parola alla dermatologa

L’adolescenza é un periodo difficile: anche e soprattutto per la nostra pelle. L’ottanta per cento degli adolescenti, infatti, ha problemi cutanei e, spesso, questi disturbi sno destinati a perdurare nel tempo, anche oltre il fatidico scoglio della pubertà. L’adolescenza é un periodo della vita caratterizzato da una iper produzione ormonale (ovaie nelle ragazze, testicoli nei maschi) che “invadono” in un certo qual modo l’organismo e si ripercuotono sullo stato generale di molti distretti corporei, “in primis” proprio l’epidermide. Le ghiandole sebacee che compongono la nostra pelle sono, infatti, molto sensibili all’influenza degli androgeni (ormoni prodotti anche nel sesso femminile dalle ovaie e dalle ghiandole surrenali) e possono soffrire di varie problematiche legate alla loro azione. Non da ultimo proprio l’acne. Sotto l’effetto degli androgeni le ghiandole sebacee aumentano di ovlume, iniziando a produrre più sebo e rendendo l’epidermide lucida e untuosa. Inoltre il sebo – che serve a lubrificare la pelle – si può accumulare all’interno dei follicoli piliferi producendo una sorta di “tappo” che forma punti nei e piccole cisti. Infine, la crescita incontrollata di microbi a livello cutaneo, ben nutriti proprio dal sebo in eccesso, induce la comparsa di antiestetici brufoli. Si tratta, in questo caso, di acne infiammatoria da distinguersi dall’acne nodulo-cistica che é invece caratterizzata dalla comparsa di veri e propri noduli. E’ questa la forma di acne più grave e complessa. Non da ultimo, possiamo anche parlare dell’acne “tardiva”. E’ utile, infatti, sapere che l’acne tende a regredire dopo i 17/18 anni. Possono però verificarsi casi di fasi acute anche in persone che hanno superato i 30 anni e qualche volta veleggiano addirittura verso i 6O! IL TRATTAMENTO E I CONSIGLI Ci sono trattamenti locali contro l’acne: si tratta il più delle volte di farmaci che agiscono direttamente sui brufoli. I comedolitici contrastano la formazione del comedone (cioé del punto nero) prima che si manifesti l’acne vera e propria. Si tratta di retinoidi (derivati dalla vitamina A) o di acidi deboli. Troviamo, poi, gli antibatterici il cui bersaglio sono proprio i batteri che causano la malattia: rientrano in questa categoria gli antibiotici locali e altri tipi di antibatterici come il benzoil e il perossido. Si usano anche antibiotici di tipo orale, soprattutto nei casi in cui il trattamento locale non si dimostra sufficiente. Si tratta di cicli che si protraggono per diversi mesi. Infine, quando l’acne é grave, con forte infiammazione, cisti e noduli e non migliora con gli altri trattamenti descritti, si possono usare farmaci appartenenti alla famiglia dei retinoidi, sempre però per via orale. In alcuni casi si prescriverà l’uso di ormoni o di zinco. Rimane appannaggio del dermatologo l’uso di prodotti topici per l’igiene e il trattamento della pelle acneica. Sarà, infatti, lo specialista – dopo una visita approfondita e un’attenta anamnesi personale – a suggerire al paziente prodotti specifici per una corretta igiene quotidiana del proprio viso… e non solo! Infatti l’acne può aggredire e compromettere anche altre zone del corpo. Le spalle, per esempio, o il dorso. In questi casi l’igiene é davvero un punto fondamentale da tenere presente per una efficace prevenzione e per la cura di questo inestetismo.