Acne: (purtroppo) non è mai tardi
I dermatologi storcono il naso quando si parla genericamente di brufoli, anziché più correttamente di papule (brufoli rossi e infiammati, senza ‘testa) e pustole (‘cerchi’ rossi con la parte centrale bianca o giallastra).
Certo è che quando l’acne colpisce lascia il segno. Soprattutto in una società in cui l’‘apparire’ fa parte della quotidianità, grazie a social network come Facebook e Instagram. Lo conferma un’indagine di Galderma (azienda del settore della dermatologia) che analizzando il rapporto degli italiani con la propria immagine riflessa, ha scoperto scoprendo che ben il 50% di loro si specchia ogni volta che può, prevalentemente per analizzare difetti della pelle (37,2%).
E lo specchio è un impietoso testimone dell’acne, una delle patologie cutanee più diffuse, che si stima possa colpire l’80%-90% dei soggetti entro il 21° anno di età, ma anche dopo i 25 anni l’acne tende a ripresentarsi in circa il 50% della popolazione.
Non sempre si tratta di una problematica che persiste dall’adolescenza, dato che può colpire anche persone che prima non ne soffrivano. Certo è che prova conseguenze psicologiche e sociali, oltre che estetiche.
Le donne rappresentano la popolazione più colpita dall’acne in tutte le fasce d’età, ma il divario si allarga soprattutto se si guarda all’età adulta, in cui nella fascia di età 40-60 due persone su tre con acne sono donne.
A differenza di quella giovanile, l’acne tardiva si localizza prevalentemente su collo, basso mento e mascella. Le cause sono molteplici: dai raggi UV allo stress, dai cambiamenti ormonali della gravidanza o a causa dei trattamenti per la menopausa, tutti fattori noti al mondo femminile,
L’esperto risponde
“Ogni caso di acne è un caso a sé e come tale va trattato. Per questo è importante la visita dallo specialista, al fine d’individuare la terapia più idonea per indirizzare il paziente verso la guarigione”, spiega Magda Belmontesi, dermatologa. “Esistono di contro alcune erronee soluzioni da evitare in tutti i casi. Tra cui schiacciare papule e pustole infiammate, che peggiorerebbe ancor più la situazione. Accanirsi su alimenti come cioccolata e salumi, ritenuti a torto responsabili del problema, oppure usare creme cortisoniche, senza aver consultato il dermatologo di fiducia. Che, invece, potrà stilare la terapia su misura, coadiuvata da cosmetici studiati appositamente, non comedogenici, non acnegenici e ipoallergenici, per idratare e detergere senza irritare ulteriormente la pelle”, sugger4isce la specialista.
Consigli per gli acquisti
In risposta a questa esigenza, Galderma, azienda farmaceutica da oltre 30 anni specializzata nella cura della pelle, propone Cetaphil Dermacontrol. La linea, reperibile in farmacia, comprende un idratante e una mousse detergente, con formulazioni specifiche per pelli grasse e impure, o con tendenza acneica negli adulti.
Dermacontrol è un idratante viso che aiuta a ripristinare l’effetto barriera della cute e contribuisce a mantenere la giusta idratazione, senza ungere. Non comedogenico e non acnegenico, è ideale come coadiuvante dei trattamenti farmacologici per l’acne. Con SPF 30, aiuta a proteggere dagli effetti dannosi dei raggi UV senza irritare la pelle, grazie alla particolare tecnologia agli oleosomi.
Dermacontrol detergente viso è una mousse non comedogenica che deterge in modo delicato nel rispetto della barriera cutanea e aiuta a rimuovere l’eccesso di sebo senza alterare il pH fisiologico della pelle. Ideale per la detersione quotidiana, è indicata anche in concomitanza con trattamenti farmacologici.