Il sole è estate, divertimento, benessere. È un simbolo profondamente radicato nell’immaginario degli italiani. Ma qualcosa sta cambiando. Una trasformazione culturale guidata dal bisogno di proteggere la salute. Lo attesta uno studio, l’Osservatorio Beauty L’Oréal Italia, ‘Gli Italiani e la protezione solare’.
La ricerca dimostra che c’è un progressivo incremento della sensibilità e dell’interesse nei confronti delle potenziali minacce legate alle radiazioni solari: scottature e invecchiamento precoce in primis, ma anche, tumori cutanei e danni alla vista.
La maggiore consapevolezza dei rischi sostiene un cambiamento nei canoni di bellezza ricercati, un colorito ambrato naturale e capace di valorizzare la salute della pelle, e nelle abitudini di utilizzo dei solari, tanto che la presenza di fattori di protezione diventa un elemento sempre più rilevante nella scelta di un cosmetico. La rilevanza riconosciuta al momento della scelta del prodotto solare, si accentua ulteriormente quando sono presenti dei bambini all’interno del nucleo famigliare.
L’importanza riconosciuta all’utilizzo di filtri solari si ritrova anche nella pianificazione dell’acquisto e nelle modalità d’uso dei prodotti. Chi utilizza prodotti solari li compra prima di partire per le vacanze (94%) e li utilizza per tutta la durata della vacanza nell’83% dei casi, cambiando prodotti e scegliendo livelli di SPF diversi in funzione del livello di abbronzatura raggiunto (71%).
Proteggersi dal sole è sempre importante. Nonostante la vacanza estiva al mare continui ad essere il momento elettivo per l’utilizzo di solari, con una predilezione per filtri in grado di proteggere contemporaneamente viso e corpo (88%), osserviamo un utilizzo significativo di protezioni specifiche per la pelle del viso anche in montagna (50%) e in città (45%).
I solari diventano quindi prodotti che devono essere sempre a portata di mano. Per questo sale l’interesse per formati da viaggio, scelti da 1 italiano su 4 per la loro praticità.
Tuttavia, questo salutare cambiamento rivela un ‘neo’. L’85% delle persone non si dichiara contrario all’utilizzo di prodotti solari aperti da oltre un anno, mentre quasi la metà degli uomini (47%) afferma di farlo frequentemente. Un comportamento ad alto rischio che testimonia un’errata conoscenza delle proprietà dei prodotti.
“I raggi solari interagiscono anche con i filtri applicati sulla pelle per proteggerla”, spiega Magda Belmontesi, dermatologa a Milano e Vigevano. “Mentre i filtri fisici sono considerati biochimicamente inerti, su quelli chimici incide l’energia solare. Si produce quindi un’attivazione chimica che scinde le molecole del filtro, con conseguente riduzione o perdita del proprio potere schermante e protettivo. In conseguenza a questa fotodegradazione si creano frammenti molecolari che possono indurre irritazione o sensibilizzazione allergica”.
“Una riduzione della capacità filtrante nella zona UVB – continua la dottoressa – comporta un maggior rischio di scottature, mentre una diminuzione del potere schermante anti-UVA può passare inosservata (in quanto non crea eritema o ustioni), esponendo però a un maggiore rischio degli effetti dannosi e cronici propri di queste lunghezze d’onda: invecchiamento della pelle e fotosensibilizzazione”.
Via libera alla protezione, sempre e ovunque.
La Roche Posay lancia la protezione ‘On the go’. Due referenze adulto e due bambino, in formato tascabile da usare per i primi weekend fuori porta, al parco, ma anche in città durante l’attività sportiva o nel tragitto verso il lavoro. Nella confezione, Anthelios Pocket SPF50+ oppure SPF30 in una mini confezione tascabile e in regalo una mini-taglia di Toleriane Sensitive, l’idratante viso prebiotico che aiuta a preservare il microbioma cutaneo: una barriera microbiologica invisibile che agisce come un ecosistema naturale per proteggere la pelle e ridurne l’eccessiva sensibilità.
Vichy rinnova alcuni prodotti della linea, adattandoli alle esigenze di oggi. I nuovi Capital Soleil Beach Protect sono anti-sabbia, sale, cloro, vento, oltre che essere resistenti all’acqua. Le formule sono state sviluppate utilizzando la tecnologia wet skin, una combinazione di agenti assorbenti (perlite, silice, tapioca) in grado di eliminare la sensazione di ‘pelle appiccicosa’, per un finish asciutto e senza traccia.
Nella formula schermante, è stato valutato l’impatto ambientale dei filtri Mexoryl SX e Mexoryl XL: le valutazioni sull’eco-tossicità di questi due filtri hanno dimostrato che, anche in concentrazioni più elevate rispetto alle tracce nominali trovate nell’acqua marina, non inducono lo sbiadimento della barriera corallina né inibiscono l’azione di fotosintesi delle micro-alghe simbiotiche.
Fondamentale, poi, applicare ripetutamente il solare. Per questo la sua applicazione deve essere estremamente piacevole.
Come quella ottenibile con Brume Solaire Hydratante SPF 50 di Biotherm: uno spray per il viso idratante e ultra-fresco per il viso con una texture né oleosa né appiccicosa, che non lascia tracce bianche sulla pelle, pensata anche per poterla portare sempre con sé in viaggio. Resistente all’acqua, si avvale di una tecnologia riparatrice per proteggere la pelle dal sole, dall’acqua di mare e dal vento. In più, il potere rigenerante di Life Plankton™, acido ialuronico e vitamina E, per una pelle intensamente idratata e un effetto glow.