L’incanutimento è un fenomeno legato al trascorrere del tempo. E spesso la quantità e la posizione in cui appaiono i primi capelli bianchi sono legati al corredo genetico. Di questo, purtroppo, dobbiamo farcene una ragione. Però, possiamo agire su alcune cause epigenetiche, ossia che derivano dall’esposizione ai fattori ambientali.
Il premio Nobel per la medicina, Elizabeth Blackburn, ha dimostrato che non gestire lo stress accelera il processo d’invecchiamento cellulare genetico, in quanto accelera l’accorciamento dei telomeri: strutture che garantiscono la longevità dei filamenti di DNA, in quanto “consumandosi” a ogni divisione cellulare, quando si esauriscono portano alla morte della cellula e predispongono nel medio e lungo termine a molte malattie cardiocircolatorie, immunitarie, oncologiche.
Il ruolo dello stress è conosciuto anche per l’incanutimento dei capelli, anche se fino all’anno scorso non si conosceva appieno il meccanismo che genera questo problema.
Spiega Magda Belmontesi, dermatologa a Milano e Vigevano. “Il colore dei capelli è determinato da particolari cellule, i melanociti, che producono la melanina del pigmento. Nel follicolo pilifero, dove nasce il capello, risiedono le staminali dei melanociti, solitamente “dormienti”, che, nelle fasi di crescita del capello, si moltiplicano e si differenziano nelle cellule mature per rigenerare il capello colorato. Con il tempo queste staminali scompaiono: i capelli non sono più riforniti di pigmenti, quindi diventano grigi fino a divenire bianchi”.
Questo processo segue la regola dee ‘50-50-50’, ovvero raggiunti i 50 anni, il 50% della popolazione ha circa il 50% di capelli grigi. Nel tempo la ricerca scientifica ha identificato tre possibili cause: l’esaurimento delle staminali dei melanociti dovuto allo stress ossidativo, una loro disfunzione a livello del bulbo pilifero, infine un meccanismo legato alla crescita del capello stesso, in quanto si è osservato che geni e proteine associate alla fase crescente sono espressi in modo più evidente nei capelli bianchi che in quelli pigmentanti.
Le cause? Fino ad oggi sul banco degli impuntati c’erano vari fattori: infiammazione, raggi solari, fumo di sigaretta, stress psicoemotivi, alcune sostanze chimiche, nonchè difetti genetici tutti incentivanti lo stress ossidativo.
Un nuovo studio, guidato dal dottor Ya-Chieh Hsu dell’Università di Harvard, ha usato dei topi per esaminare il problema. Le cavie sono state esposte a tre tipi di stress, lieve dolore, stress psicologico e movimento limitato: tutte hanno subito una notevole perdita di staminali melanocitarie, con incanutimento precoce dei peli.
Cosa provoca questa riduzione? Risponde Belmontesi: “All’inizio i ricercatori hanno preso in considerazione un ormone, il cortisolo, e un neurotrasmettitore, la noradrenalina, secreti in gran quantità in risposta allo stress. Proseguendo gli esperimenti si sono però accorti che il vero ‘colpevole’ era la liberazione eccessiva della noradrenalina da parte dei neuroni del sistema nervoso simpatico. Il meccanismo (la celebre risposta ‘attacco o fuga’) è di per sé positivo, ma quando lo stress è acuto, provoca l’esaurimento permanente delle staminali dei melanociti”.
Le terminazioni nervose del sistema simpatico, infatti, raggiungono i bulbi piliferi e rilasciano una quantità tale di noradrenalina che porta a una proliferazione massiva dei melanociti e a una massiccia riduzione delle loro staminali. Un processo che è, purtroppo, irreversibile.
Cosa fare? Anche quando ci si prende cura dei capelli si può ridurre la tensione. A partire dall’automassaggio. Sotto la doccia, dopo aver bagnato e insaponato i capelli con uno shampoo delicato, si può massaggiare il cuoio capelluto con movimenti circolari, muovendolo verso il centro della testa.
Cosa usare? Ad esempio, se si hanno problemi di forfora c’è il nuovo Shampoo Anti Forfora K di Dercos (Vichy Laboratoires). Nato sulla scia del successo dello Shampoo Esfoliante Micro Peel, il nuovo detergente è uno scrub purificante intensivo che rimuove istantaneamente sebo e qualsiasi tipo di residuo presente sul cuoio capelluto. Che risulta subito purificato e i capelli più leggeri già dal primo utilizzo, grazie alla sua formula delicata con una texture gel scrub fresco. Tutto ciò grazie a un complesso esfoliante con acido salicilico, piroctone olamine, anti micotico e microbico), glicerina e vitamina PP emollienti e rigeneranti.
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