Come prevenire l’invecchiamento al sole?
L’aging cutaneo è un processo geneticamente programmato, inesorabilmente accentuato da scorrette abitudini di vita: scorretta alimentazione, stress, fumo di sigaretta e condizioni ambientali, inquinamento atmosferico e raggi solari. Che contribuiscono fortemente al processo di invecchiamento cutaneo, in quanto inducono l’eccessiva produzione di radicali liberi, che causano un danno a carico di tutti i componenti della cellula: proteine, lipidi, fino al DNA cellulare. Un processo degenerativo che necessita di cure costanti, anche in estate, periodo di maggiore foto-esposizione, quindi di maggior rischio di danno ossidativo.
L’esperto risponde
Per quanto possa sembrare strano, in estate si mandano ‘in vacanza’ anche le cure anti-età. Dottoressa Belmontesi, come spiega questa prassi? “Probabilmente il comportamento è dovuto a erronee informazioni, legate al fatto che si temono reazioni cutanee associate ad attivi anti-invecchiamento ed esposizioni solari. In realtà dipende dal tipo di molecola. Con il primo sole, cambiano i trattamenti medico-estetici come i trattamento cosmetologici. Ad esempio, l’applicazione dei retinoidi alla sera viene sospesa, per evitare una maggiore sensibilità alle radiazioni ultraviolette, come pure accade con gli agenti esfolianti, ad eccezione delle formulazioni ‘soft’. Si tratta di attivi quali gli zuccheri con proprietà anti-invecchiamento, come il ramnosio, e gli antiossidanti come la vitamina C e l’acido ferulico, con efficacia e sicurezza comprovata.
Sicuramente conta anche la texture, che deve essere adeguata alle mutate condizioni climatiche, giusto?
“Indubbiamente. Tra i diversi trattamenti, la texture in siero è quella che, per le sue caratteristiche, offre i maggiori vantaggi: evanescente e a rapido assorbimento, uniforma, leviga e idrata la pelle, facilitando la stesura omogenea del solare. I sieri si applicano mattina e sera, con rapidi movimenti senza massaggiare, prima dell’applicazione del filtro solare. Un ‘rituale’ che protegge la pelle dai danni raggi solari, infrarossi compresi, particolarmente presenti nei mesi caldi, proprio attraverso l’uso degli antiossidanti. Ad esempio, l’acido ascorbico (vitamina C) neutralizza le specie reattive dell’ossigeno generate dagli UV, contribuendo altresì ad alleviare le scottature, in virtù della sua potente azione antinfiammatoria. Recenti studi hanno inoltre dimostrato che l’associazione di vitamina C e acido ferulico, è in grado di contrastare efficacemente anche i radicali liberi generati dai raggi infrarossi”.
Consigli per gli acquisti
Appurata l’utilità soprattutto dei sieri, quale mettere in valigia? Ecco qualche suggerimento per le spese ‘last second’.
 Ce Ferulic: triplo trattamento antiossidante, con il 15% di acido l-ascorbico, 1% di alfa tocoferolo e 0,5% di acido ferulico (antiossidante botanico). Offre risultati visibili e clinicamente testati dopo solo sei mesi di applicazione quotidiana correggendo linee fini e colorito irregolare, aumentando la protezione dai danni indotti da UVA e UVB. È indicato in particolare per pelle disidratata e priva di elasticità, soggetta a eritemi e ad iperpigmentazioni.
 Phloretin Cf: trattamento antiossidante a ampio raggio d’azione, con 2% di floretina, 10% di acido l-ascorbico e 0,5% di acido ferulico. La floretina (estratta dalla mela) agisce in sinergia con la Vitamina C e l’acido ferulico, potenziandone l’azione antiossidante e garantendo una protezione ad ampio spettro. Agisce contrastando numerosi segni di invecchiamento cutaneo, quali rughe, macchie e segni d’espressione. È particolarmente indicato per pelle normale e mista.
 Hydrating B5: idratante intenso con lo 0,5% acido ialuronico per trattenere l’acqua nella pelle, vitamina B5 per riequilibrare l’idratazione e favorire la riparazione dei tessuti, urea per idratare in profondità e donare elasticità alla pelle. La formula, un mix di ingredienti naturalmente presenti nella pelle, è adatta a tutti i tipi di pelle, soprattutto quelle disidratate.