La dermatite atopica o eczema atopico è un’infiammazione della cute che causa rossore, secchezza o bollicine e prurito intenso. Colpisce un po’ a tutte le età ed è il risultato di una reazione abnorme della pelle nei confronti di alcune sostanze che si trovano normalmente nel nostro ambiente di vita. La parola eczema deriva, infatti, da un’antica definizione greca che – tradotta letteralmente – significa “traboccare bollendo”. Si tratta sostanzialmente di una patologia di tipo genetico, il che vuol dire che in una famiglia è facile trovare due o più persone affette da eczema, rinite allergica o asma. Tutte malattie accumulate da un unico, comun denominatore: una reazione abnorme dell’organismo a uno stimolo esterno o ambientale, da contatto, inalatorio o alimentare, o da farmaci.
L’ECZEMA NEL BAMBINO
Nell’infanzia l’eczema atopico può presentarsi alla nascita con la crosta lattea ,nei primi mesi di vita si presentano macchi arrossate, secche e pruriginose specialmente intono alla bocca, al viso e dietro le orecchie, alle pieghe del collo, delle braccia e dietro alle ginocchia, per poi scomparire gradualmente con la crescita. La maggior parte dei bambini mostra un notevole miglioramento della componente cutanea verso i 5 anni d’età. Verso l’età scolare possono insorgere disturbi respiratori, come per esempio la bronchite spastica o asmatica , sino verso la pubertà. Solo pochi pazienti continuano a presentare un’incidenza della patologia in età adulta.
I bambini con l’eczema sono predisposti a infezioni cutanee proprio a causa del continuo grattarsi causato dal prurito. Inoltre sono anche presenti spesso abrasioni della cute. I piccoli pazienti colpiti da eczema atopico sono anche predisposti all’insorgenza di herpes (provocati dal virus dell’herpes simplex). Il contatto stesso con il virus può sfociare in un’infezione diffusa. E’ quindi basilare tenere lontano il bimbo da chiunque presenti segni di herpes in fase attiva (la cosiddetta “febbre da labbro”). E’ importante anche notare che i piccoli affetti da eczema atopico sono predisposti alle verruche.
CONSIGLI PRATICI
C’è un metodo per allontanare il rischio dello sviluppo dell’eczema atopico conclamato in un bimbo predisposto?
Nei neonati e lattanti è basilare valutare di sostituire il latte (anche materno) con latte specifico per atopia, o latte di soya, in seguito bisognerà ridurre latticini e cibi ricchi di semi (es; pomodori, frutti di bosco, cioccolato,olio di semi ecc) Ci sono validi accorgimenti pratici che possono essere utili senz’altro e che contribuiscono a migliorare la malattia. Una particolare attenzione va al caldo eccessivo che può contribuire a sviluppare l’eczema. I cuscini , le trapunte e giacconi non devono essere riempiti da piume, ma sintetici e con fodere in gore-tex e devono essere ricoperti in superficie da tessuto in puro cotone.La biancheria intima deve essere di cotone bianco, e lavata con sapone Marsiglia senz a additivi. Dare aria alla casa e gli ambienti dove si soggiorna spesso è basilare, passare spesso aspirapolveri con vapore a 100 gradi, per distruggere agli acari della polvere. Evitare piante e animali in casa (pelo, piume, e pollini o polvere delle foglie sono scatenanti). L’umidità in genere favorisce la crescita di funghi e muffe che possono contribuire allo sviluppo di reazioni allergiche. Anche l’acqua – specie se “dura” – può irritare la pelle: l’uso di un buon depuratore può aiutare moltissimo a prevenire la malattia e a impedirne lo sviluppo. Indispensabile utilizzare detergente, shampoo delicati, in olio e non schiumogeni.
Infine è utile ricordare che i bambini affetti da eczema atopico corrono più degli altri il rischio di sviluppare nel corso della vita forme di asma e di rinite allergica. Anche in questo caso un’adeguata prevenzione sarà basilare per scongiurare l’instaurarsi delle patologie in futuro.
LA DERMATITE ATOPICA NELL’ADULTO
Dal lattante all’età adulta la dermatite atopica è spesso una compagna costante. Può riacutizzarsi in determinate situazioni, magari sotto l’influsso di stress, momenti di stanchezza, variazioni ormonali, alimentari, climatiche, ecc. Anche nell’adulto – come nel bambino – valgono regole e consigli pratici di base. Sì a una buona igiene quotidiana con bagni e docce rapide senza detergenti “forti”, ma sempre e solo con prodotti delicati e non schiumogeni. Via libera a emollienti arricchiti di omega 6 e con acque termali da usare nella vita quotidiana per fare in modo che la pelle sia sempre morbida e umettata. Attenzione ai bagni troppo caldi, all’uso di sostanze irritanti e sensibilizzanti, a profumi, acque di toeletta, e creme e cosmetici non idonei.
Anche certi cibi possono provocare reazioni nelle persone predisposte alla dermatite atopica. Cetrioli e pomodori, per esempio, sono da considerarsi colpevoli per molte bollicine e pruriti improvvisi. Il fumo di sigaretta può irritare la pelle e una stanza troppo calda in cui soggiornano persone che fumano, si rivela spesso un vero pericolo per chi soffre di eczema atopico. A ciò si aggiungano cani e gatti (anche il pelo degli animali è una fonte potenziale di sviluppo della patologia) e il famigerato acaro della polvere che può peggiorare con la sua presenza la malattia. Un ultimo consiglio. Quando si instaura una situazione di dermatite atopica è fondamentale usare prodotti specifici e controllati dermatologicamente. Una crema, un detergente e una lozione scelti “ad hoc” possono servire spesso a scongiurare il problema o a migliorare velocemente una situazione già compromessa.
LA TERAPIA MEDICA
Insieme all’utilizzo storico delle creme al cortisone, oggi riservate solo ai casi più gravi, e per lassi di tempo brevissimi , è specifica e molto efficace la cura con un farmaco immunomodulatore a base di TACROLIMUS. Si applica in crema o unguento sulle sedi cutanee infiammate secondo il consiglio del dermatologo,ottenendo risultati temporaneamente risolutivi.
Accanto a ciò si associa l’assunzione di specifici probiotici per bocca ( specifici fermenti lattici) che riducono in parte l’effetto scatenante di alcuni alimenti incriminati. Infine nei casi complicati da fenomeni respiratori ricorrenti (es. bronchiti) si associa l’assunzione per bocca di MONTELUKAST , un principio attivo efficace sui recettori respiratori.
Per le congiuntiviti associate sono indicati colliri con SODIOCROMOGLICATO, efficace nel ridurre lacrimazione e gonfiore e pizzicore a palpebre e occhi.