Il portale della BELLEZZA della Dottoressa Magda Belmontesi

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L’antiaging nel piatto

L’antiaging nel piatto
Stirereste mai un vestito sporco? Guidereste un’auto pulita, ma in riserva sparata? Certo che no! E allora perché spesso si pretende  di avere una pelle bella e sana, magari curandola dall’esterno con creme e trucchi, senza badare di garantirle i nutrimenti necessari al suo sostentamento?
La tesi dell’‘in&out’, ossia curare la pelle sia dall’esterno che dall’interno, mediante l’alimentazione, non è nuova. Ma giova, una volta di più, ricordare la sua validità. E i suoi fondamentali.
A rammentarcelo è Maria Gabriella Di Russo, Specialista in Idrologia Medica, Master Universitario II livello in medicina estetica. “Per la cura dell’invecchiamento della pelle – spiega la specialista – è importante sostenere il metabolismo e le attività biochimiche della pelle. Che va aiutata sia a livello topico, con trattamenti che la difendono dalle aggressioni ambientali, ma anche per via sistemica, con un una dieta adeguata, al fine di assicurarle un corretto apporto di nutrienti”.
Quindi, di cosa ha bisogno la pelle? “Di sostanze con attività antiossidante e trofica, per permettere un fisiologico rinnovamento dei suoi diversi componenti e mantenere la funzionalità dei differenti enzimi e delle strutture ‘portanti’ del derma. La cute, infatti, deve poter disporre dei ‘mattoni’ indispensabili per il mantenimento dell’integrità dei tessuti connettivi e dei vasi sanguigni. È altresì importante sostenerla se si fanno trattamenti estetici, così da incentivare la sintesi di collagene indotta dagli interventi”.
Quindi cosa fare?
“I nutrienti presenti negli alimenti sono utilizzati dall’organismo, attraverso una serie di trasformazioni biochimiche, per garantire il suo funzionamento. Non sempre, però, l’alimentazione basta. Ed è qui che gli integratori sono utili. Come pure alcune preparazioni alimentari, contenenti  i nutrienti comunemente presenti nel cibo che consumiamo, però selezionati e concentrati con lo scopo di consentire più facilmente la copertura del fabbisogno giornaliero. È il caso delle proteine, i ‘mattoncini’ di cui parlavo prima, che devono essere presenti con un alto valore biologico, quindi devono contenere tutti gli aminoacidi essenziali. E devono avere un’alta qualità nutrizionale, stabilita tramite precisi indici chimici”.