Non lasciarti abbagliare…
Proteggere gli occhi dal sole con un paio di occhiali scadenti è pericoloso. I rischi che si corrono? Facile a dirsi: si va da danni come occhi secchi, congiuntiviti e cheratiti, che si sviluppano a breve e medio termine, a problemi più gravi e più tardivi nel manifestarsi, come la cataratta e la degenerazione maculare.
E poi, visto che spalmarsi la crema solare è diventata ormai un’abitudine, perché non far rientrare nella routine vacanziera anche l’uso degli occhiali da sole?
Detto questo, conviene dare un’occhiata agli occhiali che già abbiamo. E, in caso, di rinnovo del guardaroba, prima di acquistarne un paio, conviene innanzitutto verificare che abbiano il marchio CE, accompagnato dalla dichiarazione di fabbricante a proposito delle caratteristiche d’infiltrazione ultravioletta e della schermatura.
Il marchio CE, obbligatorio per legge, mette al riparo da contraffazioni pericolose sia per gli effetti delle lenti, che per le resine delle montature, in quanto potrebbero sviluppare allergie o irritazioni a contatto con la pelle.
Ecco le categorie regolamentate dal marchio CE, a seconda del livello di riduzione della luminosità.
0 e 1: filtri molto chiari e trasparenti, che filtrano il 20% dei raggi, indicati per ambienti al chiuso e giornate poco luminose.
2: filtro medio adatto ad ambienti con media illuminazione e giornate nuvolose.
3: filtro scuro, indicato per le giornate soleggiate, che insieme alla categoria 2 filtra dal 57% al 90% degli UV.
4: filtro molto scuro, che filtra oltre al 90% dei raggi, adatto per ambienti con illuminazione forte, come in alta montagna o al mare, e più in generale in aree altamente riverberanti. Non è però adatto per la guida.
Occhio al colore
Soddisfatte le esigenze di filtratura, si può scegliere il colore che piace di più? Sì, ma entro certi limiti.
Innanzitutto va ricordato che le lenti molto scure non sono la panacea. Anzi, se sprovvista di filtratura ultravioletta, una lente siffatta è addirittura peggiore di una completamente chiara, perché quest’ultima lascia spazio alla luce visibile, quindi permette il meccanismo di restringimento della pupilla. Che funziona esattamente come un diaframma di un obiettivo fotografico: quando gli occhi sono sottoposti a una grande quantità di luce la pupilla si restringe, per evitare che gli UV penetrino e arrivino all’interno del bulbo oculare.
Indossando lenti scure, si crea una zona d’ombra davanti agli occhi e la pupilla si dilata per permettere l’entrata di maggiore quantità di luce. Quindi, se le lenti indossate non hanno un filtro UV (obbligatorio per legge su tutti gli occhiali da sole), i raggi dannosi possono penetrare all’interno degli occhi con molta facilità
b