L’approccio investigativo alla ricerca di Sheldon Pinnell, responsabile emerito della Divisione di Dermatologia della Duke University, scienziato di riferimento di SkinCeuticals, scomparso nel luglio 2013, ha cambiato radicalmente l’utilizzo degli antiossidanti per la pelle.
Come padre fondatore degli antiossidanti topici, è stato il primo a brevettare una forma stabile di vitamina C rivelatasi di efficace assorbimento cutaneo, offrendo otto volte la protezione antiossidante naturale della pelle.
Oggi la ricerca SkinCeuticals presenta Resveratrol B E: concentrato antiossidante notte con resveratrolo, noto per le sue proprietà di stimolare il sistema di difesa antiossidante interno della pelle, incrementando il suo potenziale di riparazione notturna.
L’esperto risponde
L’invecchiamento è un processo biologico complesso, in cui è cruciale il ruolo dei radicali liberi, riconducibile a due fattori: esterni, come l’esposizione ai raggi UV e l’inquinamento, e interni, connessi al metabolismo del corpo e al processo di respirazione.
“Per la prima volta si parla di protezione antiossidante del cronoaging, dovuto ai radicali liberi che il nostro organismo produce, e non solo a quelli dovuti a sole o inquinamento. Nell’invecchiamento intrinseco sono coinvolti i processi legati all’aging del metabolismo, all’infiammazione e alla respirazione polmonare e cellulare”, spiega Magda Belmontesi, dermatologa. “Ecco perché è importante che gli antiossidanti lavorino anche di notte, quando la pelle si rigenera più velocemente, in quanto è un organo esterno e periferico che, durante il “riposo” degli altri organi, riceve maggiormente nutrimento e ossigeno dal sangue. Nelle ore notturne, infatti, la cute si rigenera fino a 8 volte più velocemente, con un picco massimo tra le 11 e le 4 del mattino. Tra l’1 e le 4, fase che coincide con quella del sonno profondo, la produzione dell’ormone ipofisario GH ha uno dei suoi maggiori picchi, questo fa sì che durante questo momento ci sia il massimo assorbimento cutaneo delle sostanze applicate”.
Resveratrolo: elisir di lunga vita
“È stato scientificamente dimostrato – continua la dottoressa – che il resveratrolo stimola le difese antiossidanti endogene della pelle attraverso il sistema legato alla proteina NRF-2. La pelle possiede una sistema naturale di difesa antiossidante, regolato da questa proteina presente nel mitocondrio, che media l’espressione di molecole citoprotettive responsabili di neutralizzare il danno da eccesso di radicali liberi e stimolare il processo di auto-riparazione della pelle. Con l’età e l’accumulo dei danni, questa difesa interna perde di efficacia, rendendo la pelle vulnerabile agli effetti cumulativi dello stress ossidativo».
“Il resveratrolo – precisa Belmontesi – è reso particolarmente stabile grazie a un sistema chiamato ‘idrotropo’, che utilizza la caffeina e niacinamide per veicolare la sostanza attraverso la componente lipidica delle membrane cellulari e quella acquosa dei liquidi infra ed extra cellulari, facendola arrivare selettivamente sul bersaglio di azione. In più contiene baicalina e vitamina E, che contribuiscono a proteggere il composto che, se assunto per via orale, verrebbe distrutto al 98% dalla barriera gastrica”.
Risultati visibili
Di notte, invece, Resveratrol B E è specifico per i danni da cronoaging. La sua efficacia è stata dimostrata analizzando biomarcatori chiave, cioè indicatori dei processi che hanno luogo nella pelle.
Innanzitutto aumenta le difese interne antiossidanti, come heme-oxygenase, enzima che modula l’infiammazione e stimola l’Nrf-2.
Poi promuove la correzione: aumenta il collagene III, costituente della matrice extracellulare e responsabile di densità e tonicità cutanea.
Infine riduce l’infiammazione da stress ossidativo, diminuendo la produzione di VEGF, marker dell’infiammazione da stress ossidativo.
In uno studio cosmetoclinico di 12 settimane, su 55 donne tra i 45 e i 60 anni, Resveratrol B E ha dimostrato di migliorare in misura significativa luminosità, compattezza, elasticità e densità della pelle.