Il portale della BELLEZZA della Dottoressa Magda Belmontesi

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Quando il tatuaggio risolve e fa belle!

Si chiama ATEC, Associazione Tatuaggio Estetico e Correttivo, e raggruppa gli operatori che si occupano di questo trattamento estetico ideale in molti casi e risolutivo per imperfezioni e inestetismi. Il Presidente – Brigida Stomaci – ha accettato di rispondere in esclusiva alle domande di Pelle e Dintorni. Ecco cosa ci ha detto…. D – Che cos`é il tatuaggio estetico-correttivo? Brigida Stomaci – Si tratta di una pratica estetica che può avere molti utilizzi; dalla correzioni di difetti estetici piccoli e grandi (cicatrici, macchie, discromie, ecc…) alla definizione di particolari del viso come le sopracciglia, per esempio, il contorno labbra, ma anche il loro riempimento. D – Si può anche “truccare” in modo permenente gli occhi…é vero? B.S. – Sì, é vero. Può servire per definire la linea degli occhi tatuandone il contorno come se esistesse una sorta di “eye liner” permanente. D – Come si svolge una seduta di tatuaggio permanente? B.S. – Facciamo l`esempio delle sopracciglia. Si sceglie l`operatore, ci si reca da lui per un primo consiglio, si definisce il problema e l`operatore stesso traccia un disegno del probabile modello; insieme – paziente e operatore – decideranno se va bene o se occorrono altre modifiche. Poi ci sarà la prima seduta. La seconda seguirà dopo un mese circa. Sarà l`operatore a consigliare i vari piccoli accorgimenti da eseguire nel frattempo, a casa, come non esporsi al sole, ecc…Basteranno poi delle sedute annuali di “mantenimento” per mantenere i risultati ottenuti. D – Fa male? B.S. – Un po` di fastidio: per certi trattamenti consigliamo di farsi prescrivere dal proprio medico curante un leggero anestetico topico da adoperare qualche giorno prima. LA SCELTA DELL`OPERATORE Il problema della scelta di chi opera il tatuaggio é ancora molto sentito. Troppe volte si parla di tatuaggi e pratiche estetiche di questo tipo che hanno portato disagi piccoli e grandi al paziente, traucendosi qualche volta in vere e proprie “tragedie personali” che durano da anni. D – Come si sceglie l`operatore? Ci sono siti particolari o indirizzi a cui far capo? B.S. – La nostra Associazione ha un sito – www.atec-italia.org – in cui si possono trovare indirizzi di alcuni centri; ma siamo ancora “giovani” (l`Associazione “vive” da soli quattro anni) e dobbiamo ancora trovare modi e metodi per informare l`utente finale delle nostre finalità e dei nostri obiettivi. Ma contiamo di riuscirci presto. Per ora posso solo dare alcuni consigli pratici: visitare il uogo dove si verificherà il trattamento, parlare preventivamente con l`operatore, farsi mostrare i suoi attestati e diplomi, chiedere come fa a sterilizzare i suoi strumenti, se sono monouso, se ha una “autoclave” per la sterilizzazione…Insomma le cose di base da chiedere prima di affrontare un trattamento non invasivo, ma che prevede sempre l`utilizzo di aghi e simili. D – E poi…qualche altra precauzione per chi vuole affrontare un tatoo correttivo? B.S. – Delucidare l`operatore su allergie in atto o pregresse. Non usare in quel momento medicine o farmaci che possano alterare il processo di cicatrizzazione, accertarsi che la propria epidermide sia “sana”, senza processi infiammatori, non essere in gravidanza… Un operatore serio e competente dovrebbe porre lui stesso queste domande e affrontare un tatoo solo se la persona che lo richiede é davvero esente da problematiche cutanee o fisiche che possano pregiudicare la riuscita del trattamento e la sua qualità.