Skinbooster: last minute estivo
Ci vorrebbe un “booster”, un’iniezione di vitalità per prevenire i danni della disidratazione e dell’azione dei radicali liberi indotti dal sole. Il desiderio diventa realtà. Come? Ad esempio ci si può avvalere di sieri e creme che “dissetano” la pelle in superficie. Oppure di trattamenti medico-estetici che creano una “scorta d’acqua” nel profondo.
“Proprio così – conferma Magda Belmontesi, dermatologa – facendo micro-iniezioni di acido ialuronico stabilizzato che bilanciano l’idratazione in profondità, prevengono l’aging dermico e facilitano gli scambi di ossigeno e nutrienti, proteggendo la pelle dai danni dei radicali liberi”.
D’altronde, l’approccio a più livelli della filosofia ‘face balance’, che si prende cura della pelle a “tutto tondo”, ci aveva già ricordato che è importante non tralasciare la qualità della pelle, di cui l’idratazione profonda è il fattore più importante.
Più acqua, meno rughe
L’equazione parrebbe azzardata, ma in pratica aumentando il tasso d’idratazione si mimetizzano anche i solchi tipici dell’invecchiamento cutaneo provocato dal tempo e dal sole.
Per questo vengono in soccorso gli Skinbooster Restylane: particolari formule di acido ialuronico NASHA, studiate per attivare i meccanismi che rigenerano la pelle mantenendola più giovane e sana.
“Oltre a idratare in profondità – specifica la dermatologa – gli Skinbooster riducono grinze e rugosità di superficie, restituendo subito alla pelle un aspetto più fresco, sano e luminoso. Tra l’altro, il trattamento è confortevole, perché le formule contengono una piccola percentuale di anestetico”.
Gli Skinboosters sono dunque indicati per far ritrovare turgore, elasticità e luminosità a viso, collo e décolleté. Ma anche per trattare cicatrici e cedimenti del contorno del viso. “I fori attraverso cui le microcannule distribuiscono il prodotto sono ridotti al minimo: uno solo per lato, destro e sinistro, per trattare l’elastosi delle guance, due o tre, nel caso serva intervenire su tutto il viso. Si dovrebbe intervenire almeno 15-20 giorni prima di partire per le vacanze. Il protocollo prevede una seduta ogni quattro settimane per due-tre volte, ripetibile due volte all’anno”, specifica la specialista.