Il portale della BELLEZZA della Dottoressa Magda Belmontesi

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Solare: scegli quello giusto

Solare: scegli quello giusto
Da quando (fortunatamente) è aumentata la consapevolezza dell’importanza della protezione dai danni del sole, non solo in fatto d’invecchiamento, ma soprattutto circa la prevenzione dei tumori cutanei fotoindotti, l’offerta dei solari si è notevolmente diversificata. Complice anche l’evoluzione della tecnologia cosmetica, che ha messo a disposizione texture e profumazioni che, aumentando la gradevolezza dell’applicazione, consentono al prodotto di svolgere appieno la missione per cui è stato studiato.
Creme, lozioni, latti, oli, gel, spray, per viso e corpo, per adulti e bambini. L’efficacia e la sicurezza dei cosmetici di protezione solare, tra l’altro, non si basa solo sul tipo e la quantità delle molecole-filtro (chimiche o fisiche) contenute, ma anche sull’intera preparazione cosmetica. In base al tipo di prodotto si può ottenere una maggiore protezione, a parità di filtri presenti, sia dai raggi UV-B, che generano eritemi e scottature in superficie, che dagli UV-A, che invece danneggiano le strutture profonde del derma, accelerando l’invecchiamento.

Il parere dell’esperto
È bene stabilire con il dermatologo il proprio fototipo per scegliere il fattore di protezione solare più indicato, preferendo i prodotti indicano sia il contenuto di filtri UV-B, indicato in etichetta con la sigla SPF (Sun Protector Factor), che di filtri UV-A, palesato nella dicitura PPD (Persistent Pigment Darking).
“I raggi UV-A raggiungono, infatti, anche il derma profondo inficiando l’azione di elastina e collagene e sono correlati a fotocarcinogenesi (tumori cutanei indotti dalle radiazioni solari) e a fotoinvecchiamento. La protezione contro i raggi UV-A, inoltre, è importante perché questi, a differenza degli UV-B, sono presenti tutto l’anno e non vengono schermati dai vetri”, rivela Magda Belmontesi, dermatologa.
Poi, è importante scegliere la consistenza del solare in base al proprio tipo di pelle, cioè cremosa se secca, in lozione o gel oil-free se mista o grassa, applicandolo generosamente e ogni due ore, per evitare che sudore, salsedine e contatto con indumenti non ne diminuiscano l’effetto scudo sulla pelle. La scelta delle texture è un fattore da non sottovalutare, dato che da questa che dipende la frequenza d’applicazione, quindi l’idonea difesa dai raggi UV. “La consistenza viene selezionata, oltre al tipo di pelle, ed eventuali predisposizioni a sensibilità e intolleranze, in base alla zona di applicazione: crema o gel per il viso, latte per il corpo, stick per le zone sensibili. La formula va valutata anche in base alle attività preferite in vacanza (lettino e spiaggia o mare e sport). In questo caso la scelta deve orientarsi verso le emulsioni acqua in olio che resistono all’acqua e alle situazioni di eccessiva sudorazione. Certo conta anche l’età della persona. Dopo i 40 anni serve un prodotto che possieda proprietà antiossidanti e impedisca l’eccessiva disidratazione cutanea, mentre per la sicurezza dei piccini si prediligono invece texture visibili all’applicazione”.

Conta anche come si usa…
Le ricerche sui comportamenti al sole a livello mondiale attestano che la quantità di crema solare applicata è spesso insufficiente, in quanto rappresenta la soltanto alla metà della quantità raccomandata dai dermatologi, cioè 2 milligrammi per centimetro quadrato. L’assottigliando dello spessore del prodotto non garantisce il fattore di protezione del solare. Anche l’applicazione è spesso eseguita in modo scorretto, in quanto si trascurano zone del viso, come l’attaccatura dei capelli, le orecchie, la parte anteriore del collo, e del corpo (la zona fra i seni, i fianchi, l’interno del ginocchio, i bordi del costume, con conseguenti scottature. Senza contare, poi, che zone sempre sovraesposte, come viso e spalle, necessitano di una maggiore protezione, o riapplicazione del prodotto, per via della presenza di ghiandole che, attraverso sudore e sebo, compromettono l’efficacia del solare.
Per garantirsi una bella abbronzatura in tutta sicurezza serve innanzitutto partire dal quantità del prodotto: 35 grammi (ossia circa 6 cucchiaini da tè) da applicare su viso e corpo. importante, poi rinnovarla ogni due ore e in ogni caso sempre dopo il bagno, nonostante la dicitura “water-resistant”. Specifica che sta a segnalare che il prodotto è più resistente di quelli normali all’azione di salsedine e cloro, ma non impermeabile, in quanto se così fosse danneggerebbe la fisiologia della pelle stessa, che ha bisogno comunque di respirare e scambiare acqua con l’esterno, per espletare le sue funzioni. In base alla formulazione, crema, latte, latte spray, olio spray) si procede poi con la l’applicazione del prodotto attraverso leggeri tocchi sulla pelle. Dopodiché si passa alla sua distribuzione sulla pelle. In questa fase è importante non massaggiare il prodotto, come si farebbe con una crema, né picchiettarlo con i polpastrelli, nel caso di un siero-gel, bensì stenderlo con movimenti larghi e leggeri, senza fare pressioni col palmo, per far sì che rimanga sulla superficie della pelle, ossia dove realmente serve.