Il “tormentone” sugli ultravioletti e i loro danni – supposti e reali – sta per cominciare. Stare al osle, non starci, rimanere all`ombra come le nostre nonne e bisnonne, con tanto di cappellone e guantini di pizzo. O esporsi senza problemi, a seno nudo magari, incuranti di capillari evidenti e teleangectasie, di macchie scure più o meno estese, nei e …compagnia bella!
Insomma, il sole nostro grande alleato di bellezza e benessere, qualche volta diventa un amico e qualche volta un accerrimo, cattivissimo nemico. Che fare?
IL PARERE DELL`ESPERTO
Spiega la dermatologa Magda Belmontesi, consulente del nostro portale: “Ormai é un dato di fatto. Al sole si sta solo e comunque con la protezione giusta. E più la nostra pelle é sensibile e delicata, e più alta e imprescindibile deve essere quella usata.” Sempre, ovviamente. Al sole, ma anche all`ombra sotto l`ombrellone. E vicino all`acqua per scongiurare l`effetto di rifrazione che potrebbe acuire i danni degli ultraviolettu, fungendo come da specchio sulla nostra epidermide.
All`occorrenza, nel vasto campo dei prodotti solari, c`é sempre il nome giusto, il rimedio perfetto.
Nella gamma di Anthelios, per esempio, della francese La Roche Posay, ci sono solari per tutti i gusti e le occasioni con un unico, comun, denominatore: la qqualità estrema della formulazione e della protezione garantita alla nostra pelle. Anche la più sensibile.
E sono spray, acque, creme, lozioni..con indici di protezione diversa per adattarsi ai diversi momenti e ai differenti “stadi” della nostra abbronzatura.
Dermatologicamente testati e perfettamente tollerati anche da chi – proprio! – il caldo abbraccio dell`astro solare proprio non lo può sopportare!
