Il portale della BELLEZZA della Dottoressa Magda Belmontesi

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Un intervento niente male

Un intervento niente male
Una volta tanto, una buona notizia. Finalmente la dolorabilità di un trattamento estetico è diventata un obiettivo prioritario per i medici. Tanto che il comitato scientifico del XXXIV Congresso della Società Italiana Di Medicina Estetica di Roma, ha dedicato un intero simposio alla gestione del dolore. I medici estetici, infatti, si sono ormai resi conto che riuscire a controllare il dolore, o anche solo la paura di provarlo, è importante quanto garantire un risultato estetico di qualità.
Una consapevolezza facile da spiegare. Provate a immaginare: qual è la domanda più frequente che il paziente pone al dottore prima di un trattamento? Se pensate che chieda informazioni sul prezzo, dovete ricredervi, perché in cima alla classifica c’è un timido, ma estremamente sentito, “Fa male?”. Secondo recenti statistiche, realizzate su un campione di oltre 700 pazienti, una persona su 3 non prova laser o filler solo per paura di soffrire. Ma non basta. Quasi quattro pazienti su dieci (il 39 per cento), non ripetono una seconda volta un trattamento estetico se lo giudicano troppo doloroso. 

Quali alternative?
Se è vero che evitare la dolorabilità degli interventi è diventato un obiettivo imprescindibile per la medicina estetica, è altrettanto vero che qualcosa si è già fatto in tale direzione.
“A partire dai filler che, nella maggior parte dei casi, contengono una minima quantità di anestetico, sufficiente a mitigare il fastidio dell’iniezione. Nelle pratiche iniettive, gli aghi più innovativi hanno pareti sottili, quindi con diametri sempre più piccoli. L’introduzione di microcannule flessibili ha ridotto drasticamente il numero di iniezioni (da 2 a 6 in tutto) necessarie per trattare l’intero viso o le labbra, grazie alla loro manovrabilità. Infine anche nel settore delle apparecchiature laser già da tempo si sono introdotti sistemi di raffreddamento per mitigare gli spot di calore che emanano”, spiega Magda Belmontesi, dermatologa.

L’anestetico in maschera

Tra le innovazioni in questo settore, c’è la novità presentata al congresso Sime di Roma. Si chiama Pliaglis (Galderma) ed è un anestetico topico a base di lidocaina e tetracaina al 70 per cento. Oltre alla maggiore efficacia, rispetto alle formulazioni oggi in commercio, si presenta con un’inedita formula auto-occlusiva, che ne consente una facile applicazione e rimozione ‘a strappo’, proprio come una maschera di bellezza.
Il nuovo anestetico è indicato nei trattamenti con filler e in molte pratiche laser, come il resurfacing non ablativo, l’epilazione, la rimozione dei tatuaggi e il trattamento di couperose, telangectasie, vene varicose.